– SABOTAVA RIPETITORI RADIO A CAGLIARI,ARRESTATO PER ESTORSIONE

Data di pubblicazione: 12/29/2006

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Cagliari, 29 dic. – E’ un disoccupato cagliaritano di 42 anni, Marco Degosciu, l’uomo arrestato ieri sera in flagranza di reato per avere cercato di estorcere denaro al titolare della societa’ “Telsar” sollecitando il pagamento di 600 euro in cambio della promessa a non creare piu’ interruzioni al segnale radio.

Tratto dall’AGI

SABOTAVA RIPETITORI RADIO A CAGLIARI,ARRESTATO PER ESTORSIONE
(AGI) – Cagliari, 29 dic. – E’ un disoccupato cagliaritano di 42 anni, Marco Degosciu, l’uomo arrestato ieri sera in flagranza di reato per avere cercato di estorcere denaro al titolare di una societa’ che gestisce un impianto di ripetitori al servizio di alcuni network radiofonici nazionali. Nel pomeriggio di ieri, secondo quanto ricostruito dai militari del reparto operativo di Cagliari e della stazione di Sant’Avendrace, Degosciu aveva contattato il titolare della societa’, la Telsar, sollecitando il pagamento di 600 euro in cambio della promessa a non creare piu’ interruzioni al segnale radio. Dopo che il responsabile della societa’ non si era presentato all’appuntamento, l’uomo e’ tornato in azione nel pomeriggio nel palazzo Belvedere di Buoncammino che ospita gli impianti forzando il luchetto della centralina elettrica e interompendo il flusso dell’energia e di conseguenza il segnale radio. A quel punto, il titolare della Telsar si e’ rivolto ai carabinieri che, spacciandosi per componenti della societa’, hanno fissato un nuovo incontro con il disoccupato durante il quale si sono sentiti ribadire la richiesta di denaro che nel frattempo era aumentata fino a 2000 euro. Subito e’ scattato l’arresto con l’accusa di estorsione, danneggiamento e violazione di domicilio. L’uomo e’ stato trasferito in carcere a Buoncammino in attesa del processo per direttissima. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, le azioni di sabotaggio andavano avanti da almeno due anni. Inizialmente si pensava fossero legate al malcontento degli abitanti, che lamentavano la presenza dei ripetitori temendo rischi per la salute, e solo pochi giorni fa si e’ capita il vero scopo dell’azione. (AGI)