– ReteCapri contesta l’assegnazione delle frequenze nell’isola

Data di pubblicazione: 5/26/2008

Televisione

Immagine RidimensionataFonte:Newsline

Un autentico forcing giudiziario è stato avviato da Retecapri nei confronti del Ministero delle Comunicazioni ed in particolare contro la Direzione Generale Servizi di Comunicazione Elettronica e Radiodiffusione retta attualmente dall’Ing. Francesco Troisi.
Un ulteriore ricorso al TAR Lazio contesta le procedure avviate per l’assegnazione di frequenze in tecnica digitale in Sardegna. Il ricorso è in particolare rivolto nei confronti di Rete A che avrebbe richiesto l’assegnazione di frequenze pur non avendo titoli e requisiti. Sulla vicenda Sardegna Retecapri ha in animo di rivolgersi anche al giudice penale.

Più clamorosa invece è l’iniziativa di Retecapri con la richiesta di danni per un miliardo di euro nei confronti dello Stato, del Ministero e della Direzione Generale Servizi di Comunicazione Elettronica e Radiodiffusione per i danni subiti per la mancata concessione ai tempi della Legge Mammì e per la mancata assegnazione di frequenze disponibili da parte del Ministero, pur in presenza di pronunce giurisdizionali. Retecapri ritiene legittima la sua richiesta ove venisse confermato il diritto di Europa 7 ad avere oggi il titolo concessorio ed il risarcimento dei danni. “Retecapri” sostiene Costantino Federico “ha sicuramente le stesse identiche legittime aspettative”.