– Qualche domanda a Fabrizio Mondo sulle webradio

Data di pubblicazione: 1/31/2008

Le interviste

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Proponiamo in questo articolo una breve intervista con Fabrizio Mondo, studente presso la facoltà di ingegneria informatica di Palermo e autore del blog raggiungibile al sito https://fabrymondo.wordpress.com
Fabrizio pubblica una serie di guide sia dal punto di vista tecnico che delle licenze riguardanti il mondo delle web radio. Sicuramente si tratta del sito italiano più esaustivo riguardante l’argomento radio on-line .

Quali sono le aspirazioni e gli obiettivi che possono portare alla nascita di una web radio?

Beh, credo che una web radio possa nascere per diversi motivi. Sicuramente la web radio è un media molto più semplice da realizzare rispetto ad altri, e che permette a tutti, anche a gruppi giovani e con proprie risorse, di potere fare sentire la propria voce e simularsi speaker. Ovviamente web radio nascono anche con fini meno ludici, in quanto è chiaramente una possibilità il creare web radio commerciale che porti ad un utile.

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Vi sono delle statistiche o delle organizzazioni ufficiali che ci permettono di monitorare il mondo delle web radio e conoscere esattamente quante radio on-line nascono ogni giorno e quali sono ad esempio le più ascoltate?

Certamente. Esistono vari siti che si occupano di monitorare e quantificare l’operato delle web radio. Questi siti vengono chiamati in gergo “pagine gialle” e sono un must per la maggior parte dei server. Per shoutcast abbiamo yp.shoutcast.com, per icecast abbiamo yp.icecast.com, per peercast yp.peercast.com e così via. Io ho ideato un metodo pubblicitario per web radio e che consiste nel promuovere gratuitamente con un post sul blog quelle web radio che assicurano un minimo standard qualitativo ed estetico, in modo che abbia pubblicità maggiore. Non nego la possibilità di creare un elenco di web radio recensite, ma aspetto di avere un parco di recensioni maggiore.

Nel tuo blog parli spesso di Web radio e Linux (SardegnaHertz si basa su questa piattaforma mediante Xoops un cms Opensource), quali sono i vantaggi per una radio nell’adottare questo sistema operativo?

Io sono un linuxiano da diversi anni. Spiegare i motivi per cui questo sistema operativo è migliore rispetto a windows richiederebbe molto tempo. Posso consigliare di leggere il sito https://www.whylinuxisbetter.net/index_it.php?lang=it che spiega chiaramente vantaggi e svantaggi del sistema del pinguino. Tuttavia, se devo essere obiettivo, non ci sono ancora su piattaforma Linux, delle regie alla pari di MB studio, Sam Broadcaster o ZaraRadio. Questo tuttavia non deve essere un freno. Il tempo sicuramente ci permetterà di vedere realizzazioni importanti anche su questa piattaforma, visto che già per i server, abbiamo un netto vantaggio.

In merito alla SIAE, la normativa in vigore rappresenta un ostacolo per le web radio? Qual’è il tuo parere in merito?

Chiedermi di parlare (male) della SIAE è come chiedermi di sparare sulla croce rossa, ma l’obiettività è una caratteristica che non deve mancare in una persona. La Società Italiana Autori ed Editori, impone, basandosi sulla legge del diritto d’autore n° 633 del 1941 e successive modifiche, che anche le web radio convengano ad un pagamento al suo ente, ovviamente sempre nei casi in cui avvenga trasmissione di brani ed opere tutelate dalla Siae stessa. Le normative inerenti le web radio variano a seconda della tipologia, e, a livello economico, possono risultare pesanti. Oltre al gravo economico, c’è un gravo dovuto al rendiconto tecnico. La Siae richiede che vengano rendicontate le canzoni trasmesse con la massima precisione e permette che qualsiasi artista a lei associato, possa, in totale autonomia, decidere di non permettere la trasmissione dei propri brani alle web radio, obbligando le stesse, a rimuovere dal palinsesto questi brani, entro solo 5 giorni. I contratti Siae nascondono molti vincoli velati, per maggiori informazioni, sia economiche che puramente concettuali, potete trovarle in questa pagina https://fabrymondo.wordpress.com/2007/ … r-le-web-radio-in-italia/ oppure in quest’altra https://fabrymondo.wordpress.com/2007/ … io-siae-per-le-web-radio/

In base alla tua esperienza e assistenza alle numerose web radio o intenzionate a diventarlo, esiste la possibilità attualmente di realizzare una radio completamente commerciale esclusivamente attraverso la rete?

Sicuramente, anzi i casi in cui questo è in attuazione ci sono.
Uno dei progetti a cui sto lavorando si chiama Radio Giovane Sicilia. Tale radio nel suo prossimo futuro punta a diventare una web radio commerciale, con degli utili. Tale ipotesi è chiaramente possibile, tanto che SIAE e SCF hanno ipotizzato contratti per web radio commerciali. Del resto, il futuro va verso la radio via ip.

Si parla spesso di formati AAC, Ogg Vorbis, WMA, MP3 e via dicendo, quale a tuo avviso garantisce a parità di bitrate la migliore qualità sonora?

Partiamo da Mp3. Mp3 è il formato più comune per la trasmissione in streaming. È uno standard sia per la trasmissione che per la ricezione ed ha una moltitudine di player compatibili con esso.
WMA è l’alternativa microsoft a MP3. È il formato di windows media encoder, e obiettivamente è buono solo per trasmissioni per client windows, altrimenti diventa difficile, anche se non impossibile, la piena compatibilità Linux.
Ogg è un formato file che può contenere codifiche diverse. È un formato file open source, altamente modellabile in base alle esigenze. Può essere sia lossless (senza perdita) che lossy. È lo standard per icecast, e sta prendendo sempre più piede.

AAC per adesso è il formato con migliore qualità a parità di bitrate. Per alte qualità, ha un vantaggio almeno pari al 25% rispetto ad Mp3. Per bitrate bassi invece, si sta sviluppando AAC+, che per esempio è disponibile per i server shoutCast.

Podcast e web radio, si possono considerare concorrenti e vi sono differenze legali tra le due tecnologie?

Sono due modi diversi di fare radio. Anzi, a dire la verità, il podcast non è nemmeno qualificabile come radio, cosi come un dvd non è fare televisione. Il podcast è uno strumento simpatico, carino e utile per riproporre programmi a chi magari se lo è perso e lo vuole riascoltare, ma la radio è in diretta. I podcast sono trattati molto ma molto aspramente dalla SIAE, che vincola ad esempio la loro durata. Per maggiori informazioni, https://fabrymondo.wordpress.com/2007/ … ng-radiofonico-in-italia/

Internet oramai è un insieme di contenuti multimediali, tv in streaming ricevibili da tutto il mondo, siti che attraverso un client permettono la visione di diversi canali, download di podcast video e siti come Youtube che offrono una ricca scelta di contenuti da ‘vedere’.
In quest’ottica non credi che la web radio possa venire presto snobbata con l’attenzione catalizzata verso contenuti video?

Probabile, ma non certo. Ricordiamo che web tv e web radio differiscono dai loro corrispettivi eterei solo per il mezzo trasmissivo. Come la radio non è morta quando si è sviluppata la televisione che conosciamo, cosi non morirà la web radio in funzione della web tv.
Ricordiamoci anche che molte persone ascoltano la radio mentre lavorano, e quindi non hanno la possibilità di vedere immagini, ma solo di potere ascoltare, questo è un fattore importante per la sopravvivenza delle web radio.