“@ll-in è uno strumento di innovazione per ampliare la conoscenza, per favorire il progresso e per lo sviluppo delle nuove tecnologie che contribuiscono – ha detto l’assessore Mario Floris che, in apertura dei lavori del convegno, ha portato i saluti del presidente della Regione Ugo Cappellacci – a superare il divario digitale infrastrutturale e rafforzare la coesione economica, sociale e territoriale. Internet, la rete e le sue potenzialità devono diventare accessibili a tutti i cittadini, in tutti gli strati della società, con particolare riguardo a quelle fasce di popolazione che, finora, hanno registrato le maggiori difficoltà di accesso ai servizi telematici e alle nuove tecnologie”.
I centri di accesso pubblico potranno essere ospitati in locali messi a disposizione da enti o associazioni, mentre la Regione fornirà gratuitamente gli arredi e le dotazioni informatiche (pc, stampanti, ausili per ipovedenti e diversamente abili) per navigare sul web e acquisire una competenza informatica spendibile anche nell’ottica di una qualificazione per il reinserimento lavorativo degli inoccupati, dei disoccupati e delle donne.
“L’innovazione tecnologica – ha sottolineato Floris – è necessaria e indispensabile per interagire con i cittadini, per trasmette e comunicare con immediatezza i messaggi della pubblica amministrazione. Con questa consapevolezza, la Regione ha investito nelle infrastrutture telematiche risorse importanti, pari a 69 milioni di fondi Por e 145 milioni di fondi Fas, destinate non solo a raggiungere i sardi, ma a farli diventare protagonisti della ‘conoscenza’. Un percorso virtuoso che contraddistingue la Sardegna fin dal 2000, con le esperienze di Video on-line e Tiscali, due esempi di eccellenze sarde che hanno fatto la storia dell’innovazione tecnologica e della comunicazione globale”.