Nuovo digitale terrestre : il perché del cambiamento

Inauguriamo una serie di articoli che ci permetteranno di capire e conoscere meglio le novità in arrivo nel 2021/22 sul digitale terrestre.
Se stai leggendo questo articolo, non avere paura, la nostra nuova rubrica è destinata ad un pubblico generico di non esperti, useremo quindi termini meno tecnici possibili, ma al tempo stesso cercheremo di essere precisi e di spiegarti quello che deve verificarsi ed il perché nei minimi dettagli.

In primo luogo perché queste modifiche? Non avevano altro più interessante da fare?

Lo hanno chiamato nuovo switch-off, oppure l’arrivo del DVB-T2 o altro ancora. Per noi è semplicemente il nuovo digitale terrestre. Nel corso del 2021 e 2022 ci saranno dei cambiamenti significativi che riguarderanno essenzialmente
– le frequenze di trasmissione
– il metodo di trasmissione e modulazione
Mentre per le frequenze di trasmissione potrebbe bastare una semplice sintonia dei canali, è proprio il cambio del metodo che manderà in pensione i vecchi televisori.

Pillola tecnica n.1 – I Mux

Devi sapere prima di tutto che quando parliamo di frequenza, con il digitale a differenza del vecchio analogico non intendiamo che un solo canale tv è presente in ogni singola frequenza. All’interno di ogni singola frequenza viene invece spesso trasmesso un pacchetto di canali a cui diamo il nome di Mux. Il numero dei canali che un mux è in grado di trasmettere dipende in primo luogo dalla loro qualità di trasmissione. Un canale HD o 4K avrà bisogno di uno ‘spazio’ maggiore rispetto ad un canale standard sd.
L’ELENCO DEI CONTENUTI POTREBBE NON RISPECCHIARE LA SITUAZIONE ATTUALE

Per rispondere alla domanda che ci siamo posti poco fa, diciamo che queste modifiche si sono rese necessarie in seguito alla normativa europea per la “liberalizzazione della banda tv per il 5G”. Significa tradotto in parole povere che una parte delle emittenti televisive deve liberare le proprie frequenze, che saranno impiegate invece per la trasmissione del 5G da parte dei gestori di telefonia.

Avevi letto da qualche parte che il 5G impiegava frequenze mai usate o tecnologie completamente sperimentali? Niente di più falso, come vedi impiegherà frequenze già utilizzate per la trasmissioni dei segnali tv.

Dunque, gli operatori televisivi dovranno spostarsi attraverso assegnazioni di frequenze decise dal ministero, in base a ciò che resterà disponibile nella banda tv. Ma non è questo l’articolo per parlare degli aspetti burocratici della questione e delle critiche sollevate dalle emittenti per l’assegnazione delle frequenze. Sappi soltanto che molte piccole emittenti locali rischieranno di sparire definitivamente, il tutto a vantaggio dei grandi operatori nazionali.
Fin qui ti potrebbe sembrare una banale nuova sintonia dei canali ma purtroppo il problema è che tali frequenze sono in un numero decisamente ridotto rispetto al numero di emittenti. Il tutto sopratutto in una fase che vedrà un crescente numero di emittenti in HD o addirittura in 4K che tenderanno facilmente a saturare l’intero mux.
Si è cercata quindi una soluzione tecnica in grado di risparmiare spazio e far stare il maggior numero possibili di emittenti dentro il mux.
Queste soluzioni si chiamano:

  • Codec HEVC Main 10
  • DVB-T2

Senza entrare troppo nei dettagli tecnici diciamo che il primo agisce a livello di qualità e compressione dell’immagine, mentre il secondo interessa sopratutto il tipo di trasmissione.

Sono queste due le vere novità del digitale terrestre che potrebbero essere incompatibili con il tuo televisore.

Questo articolo è stato piuttosto teorico, ma la prossima volta vedremo invece qualcosa di decisamente più concreto. Cercheremo di capire se il tuo televisore è compatibile, quali soluzioni adottare e parleremo del bonus tv. Seguici sui social o visita il sito per restare aggiornato. A presto!