L’asta sulle frequenze ed il caso DVB-H – Editoriali – notizie

GARA A PIU’ LOTTI, ANCHE CON RILANCI – L’emendamento del governo al decreto fiscale che azzera il beauty contest prevede l’assegnazione delle frequenze ”ad operatori di rete sulla base di differenti lotti, mediante procedure di gara aggiudicate all’offerta economica più elevata anche mediante rilanci competitivi, assicurando la separazione verticale tra fornitori di programmi e operatori di rete”.

Questo uno dei criteri indicati all’Agcom a cui spetterà adottare le necessarie procedure per la gara. L’emendamento stabilisce che ogni lotto in cui saranno divise le frequenze sarà composto “in base al grado di copertura” e che all’interno di ciascun lotto la “durata dei diritti d’uso” sarà modulata “in modo da garantire la tempestiva destinazione delle frequenze agli usi stabiliti dalla Commissione europea”. asta_digitaleUna disposizione che farebbe riferimento, in particolare, alla possibilità di utilizzare dal 2015 le frequenze della banda 700 Mhz, come ha stabilito la Conferenza mondiale di Ginevra, anche per la banda larga mobile. Per queste frequenze era circolata nei giorni scorsi l’ipotesi di un’assegnazione ‘a termine’, in ogni caso più breve rispetto alle frequenze destinate esclusivamente ai servizi tv, assegnabili invece per un periodo più lungo. (fonte: ANSA)


Proprio la possibilità di liberare dal 2015 ulteriori frequenze sui 700 MHz accelera lo sviluppo del DVB-T2 che consentirà quindi di avere più emittenti in una banda sempre più ristretta.

Le frequenze nel 2015 passeranno infatti dalle attuali 55 a 34, determinando nuove scelte, speriamo più chiare di quelle attuali (LTE e 800Mhz).

 

Per questo motivo nell’emendamento del Governo, trova spazio anche la norma che impone a partire da gennaio 2015 la sola vendita di tv e ricevitori con sintonizzatori DVB-T2 integrati.

Vogliamo inoltre ricordare che è stata dato il via libera venerdì scorso alla conversione delle frequenze DVB-H in DVB-T. Quindi gli operatori del (fallimentare) DVB-H potranno entro il 25 maggio 2016 chiedere la conversione di queste frequenze.

La conversione di queste frequenze, porterebbe agli operatori il massimo di 5 mux consentiti dalla UE e di fatto renderebbe inutile la loro presenza nell’asta.

Approfondimenti consigliati:

https://www.ilsole24ore.com/art/impres … 64649.shtml?uuid=AbVCYFPF

https://www.key4biz.it/News/2012/04/17 … t_DVBT2_mpeg4_209854.html