IL Tar del Lazio ha depositato recentemente le motivazioni della sentenza del 17 giugno 2015, riguardante l’assegnazione delle nuove frequenze per il gruppo TCS.
Ricordiamo che il ministero, aveva assegnato con delibera n.265/12/CONS la variazione di frequenza per TCS dal ch 55 al 37 e dal 23 al 31.
L’emittente si era da subito opposta al provvedimento, ottenendo una sospensione alla modifica delle frequenze.
Tuttavia l’assegnazione a Persidera (TIMB2) del canale 55 ha ulteriormente complicato la situazione. Quest’ultima infatti contro TCS aveva chiesto la revoca dell’ordinanza di sospensione.
Il Tar ha riconosciuto che la variazione di frequenze comportava la nascita di interferenze con le emissioni dalla vicina Corsica con conseguente calo della copertura; inoltre dichiara che non è stata fatta nessuna graduatoria o istruttoria per giustificare l’adozione di questi canali da parte dell’emittente sarda.
Tuttavia è una vittoria che lascia l’amaro in bocca, perché viene altresì riconosciuto a Persidera l’utilizzo del CH 55 che dovrà pertanto essere liberato mentre viene imposto al ministero l’adozione di un nuovo provvedimento per attribuire a TCS le nuove frequenze da utilizzare.
Ricordiamo inoltre che a tutto questo si aggiunge la Delibera 451/13 per l’attivazione del mux1 della RAI proprio sul canale 23 (che infatti risulta al momento spento).