Bruxelles, 16 apr. (Apcom) – Rete 4 non ha il diritto di occupare delle frequenze che non le spettano, “a meno che Fede e gli alleati della Lega non convincano il nuovo premier ad uscire dall’Europa e ad ignorare il diritto comunitario”.
Così Vittorio Agnoletto, Roberto Musacchio e Giusto Catania, eurodeputati della sinistra europea, commentano la risposta della Commissione Ue ad una interrogazione presentata insieme ad altri eurodeputati di sinistra.
“L’esecutivo europeo ha preso oggi una posizione durissima relativamente alla disputa dell’assegnazione delle frequenze fra Rete4 e l’emittente italiana Europa 7”, spiegano gli europarlamentari in una nota, aggiungendo: “La Corte di Giustizia Europea si era già espressa dando ragione a Europa 7 che, pur avendo ottenuto l’autorizzazione a trasmettere a livello nazionale in analogico, non ha mai potuto trasmettere perché non le sono state assegnate le radiofrequenze, che vengono abusivamente occupate dalla rete Mediaset. Per tanto avevamo chiesto alla Commissione come intendesse agire per far rispettare il diritto comunitario”.
“Oggi, l’Europa sancisce che il Consiglio di Stato italiano dovrà ‘applicare l’interpretazione’ delle leggi europee ‘fornita dalla Corte di giustizia che riguardano una richiesta di risarcimento del danno che la Centro Europa 7 sostiene di aver sofferto”, prosegue la nota.
Ma soprattutto, la Commissione ha ricordato di aver avviato nel luglio 2006 una procedura d’infrazione contro l’Italia ai sensi dell’articolo 226 Trattato istituivo della Comunità Europea e di aver spiegato le motivazioni di tale provvedimento.
Dunque, come si legge nella conclusione della risposta fornita dall’esecutivo Ue, “la Commissione ha già intrapreso un’azione per porre termine alle violazioni e controllerà che la decisione della Corte di Giustizia Europea sia pienamente applicata dall’Italia”.
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