Come trovare nuovamente le reti RAI – News regione – notizie

Sono iniziate il 20 novembre e si sono concluse il 1 dicembre le operazioni di spegnimento delle 3 reti RAI nelle frequenze UHF.

Si tratta del mux  6 (CH 47) dove attualmente viene trasmesso lo stesso contenuto del mux 4 (RAI HD, Rai Storia, Rai 5) incrementandone in questo modo la copertura. Le tre reti sono quindi ricevibili solo nel mux 1, trasmesso in VHF la cui frequenza varia a seconda della località di trasmissione (vedi i nostri dati https://www.sardegnahertz.it/html/dati/mux.php?id=15)

I canali avevano l’identificativo RAI TEST ed erano sintonizzati da numerosi utenti.  Già da diverso tempo abbiamo consigliato invece la sintonizzazione dei canali RAI dal mux1, sia per la migliore qualità che per il fatto che la trasmissione delle reti test era temporanea.

(Antenne come quella dell’immagine 1, coprono solo i canali UHF dal 21 al 69)

 

In questo articolo vedremo come procedere per risolvere eventuali problemi di ricezione.

 

Prima di tutto verificare se nel proprio televisore o ricevitore sono già presenti i canali RAI, identificabili dal fatto che il nominativo è scritto in questo modo “Rai 1”, “Rai 2”, “Rai 3 TGR Sardegna”.
Se sono presenti  verificarne la ricezione, eliminare i vecchi canali test e s

esempio uhf

postare questi nelle giuste posizioni. In alternativa effettuare semplicemente una nuova ricerca dei canali.

Potrebbe capitare che i canali non siano presenti e che non vengano trovati neanche una volta effettuata la nuova ricerca dei canali.
In questo caso potrebbe dipendere da due diversi fattori:

1)      L’apparecchio non è in grado di sintonizzarsi secondo la canalizzazione europea, quindi durante la ricerca dei canali, salta la frequenza dove è trasmesso il mux1.

2)      L’impianto d’antenna non è idoneo per la ricezione della banda VHF.

 

Nel primo caso una delle possibili soluzioni è quella di cambiare dalle impostazioni dell’apparecchio la nazionalità scegliendo ad esempio “Germania” ed effettuare nuovamente la sintonia. La descrizione della procedura esula dagli scopi di questo articolo in quanto varia a seconda del modello e della marca del ricevitore. Si tratta comunque in genere di un’operazione piuttosto semplice che si effettua nel menù impostazioni del ricevitore sotto il nome “Regione” o “nazionalità”. In molti modelli si può tranquillamente lasciare la lingua italiana e cambiare solo la nazione.

 

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Un’altra possibile soluzione è quella di verificare se è possibile aggiornare il firmware del ricevitore per risolvere il problema. Anche in questo caso è generalmente presente una funzione “ricerca aggiornamento” sul ricevitore.

 

Il problema infine potrebbe dipendere da un sistema d’antenna inadeguato per la ricezione VHF.
Questa banda infatti opera con frequenze basse, che possono essere ricevute (se  non si è troppo distanti dal ponte) con antenne a banda larga come ad esempio quelle logaritmiche. In questi casi con un’unica antenna si potrà ricevere tutto.

 

Altrimenti la soluzione migliore  è quella di avere due elementi indipendenti, uno per il VHF, l’altro per i canali UHF che andranno poi miscelati. Impianto questo presente in molte abitazioni e poi misteriosamente abbandonato con l’avvento delle antenne digitali. Che in realtà sono solo delle trovate commerciali, in quanto tecnicamente le antenne digitali non esistono.

Nel dubbio, ed a maggior ragione con impianti complessi è altamente consigliabile consultare un tecnico specializzato.

 

Esempi di antenne:

esempio vhf

Antenna per la ricezione dei canali VHF in banda III

 

esempio log

Molte antenne logaritmiche coprono anche la banda VHF e UHF ma sono adatte solo

per le zone in cui il segnale è piuttosto forte