Chiusura di Super Tv, i chiarimenti del direttore Gianni Ledda

Riceviamo e pubblichiamo volentieri i chiarimenti del direttore dell’emittente Gianni Ledda, in merito alla probabile chiusura di Super Tv.
Vi rimandiamo inoltre a questo nostro articolo per ulteriori dettagli riguardanti anche altre emittenti.

” ALCUNI DOVEROSI CHIARIMENTI,  DA  LEGGERE CON ATTENZIONE.

Incominciamo con il dare alcune informazioni, relativamente al perché della possibile chiusura di Super TV Oristano, sul Digitale terrestre.

La vicenda non è facilmente sintetizzabile.

Il passaggio al nuovo sistema digitale T2, in Sardegna, prima regione in Italia, prenderà il via il prossimo 15 novembre (in forma sperimentale).
Con il nuovo sistema (contrariamente a quanto ci stanno facendo credere) si riducono drasticamente il numero dei canali UHF, quindi non tutte le emittenti troveranno posto nella nuova gamma di frequenze (si calcola il 70% in meno).

Il nuovo sistema di trasmissione prevede due livelli (1°  e   2° Livello).

Il 1° Livello prevede la trasmissione delle emittenti su tutto il territorio regionale, con costi quasi proibitivi per le piccole emittenti.

il 2° Livello prevede la trasmissione a livello provinciale, con costi più sostenibili.

In pratica, per la Sardegna non è stato previsto il 2° Livello per le province di Oristano, Sassari, Olbia, Sud Sardegna e Cagliari.
Tutte le televisioni,  comprese le provinciali,  avranno, come unica opzione, la trasmissione nel 1° Livello,  non esistendo, per il Ministero, le province sarde.

La domanda è: perché, in Sardegna non sono stati previsti i bacini di 2° Livello provinciale, mentre è stato previsto solo in Ogliastra, dove non ci sono emittenti locali?

Attualmente la situazione provinciale è  la seguente: Oristano 1 TV; Sassari 5 Tv; Olbia 5 Tv, Sulcis 2 TV, Ogliastra nessuna Tv.

Molte di loro, attraverso un meccanismo di sorteggio con bigliettini, sono state ammesse, ma rinunceranno non appena verranno messe davanti agli alti costi che dovranno sostenere.

Super Tv Oristano, o meglio, l’Associazione culturale ASCULTA, ha inoltrato la domanda al MISE, chiedendo di cambiare nome alla TV che da SUPER TV diventava ARISTANIS TV, per identificarla meglio con  il territorio di riferimento.

Il MISE ha risposto che, secondo l’art. 2 del Bando, “essendo già una televisione operante con il nome di SUPER TV, non potevamo proporre un altro marchio”.
Ha, quindi, giudicato NON IDONEA la nostra domanda,  non inserendoci nella graduatoria degli aventi diritto a proseguire le trasmissioni.
Ovviamente,  se avessimo proposto la domanda a nome di Super TV Oristano,  questa sarebbe stata accolta.

Al che abbiamo chiesto un riesame della domanda a nome di SUPER TV, e loro ci hanno risposto che ormai non potevamo più farlo, ribadendo che stavamo “già trasmettendo”.

Abbiamo inviato una seconda istanza, insistendo come SUPER TV, ma non ci è ancora giunta la risposta.   

Le criticità sono dunque le seguenti:

Perdita del pluralismo informativo (potranno proseguire solo le TV che possono permettersi quei costi)
– Con la forzata chiusura delle TV provinciali,  si perderebbe il contatto diretto con il territorio,  per ciò che attiene l’aspetto dell’informazione.
– Perdita di numerosi posti di lavoro (cito come esempio Super Tv Oristano che, attualmente, impiega 3 dipendenti a  tempo indeterminato (risultante dalla matricola INPS) e 4 giornalisti con contratto di collaborazione professionale.
Con la chiusura dell’emittente, si perderebbero 7 posti di lavoro.

Stiamo  valutando su un possibile (costoso) ricorso al TAR”