– Tutti in rete?

Data di pubblicazione: 10/11/2007

Speciali

Immagine RidimensionataQuesto non vuole essere un articolo tecnico, non parleremo quindi nei dettagli di Icecast, shoutcast e quant’altro (si trovano comunque ottime guide in rete) ma si cercherà di fare il punto sulla situazione attuale delle web radio. E’ conveniente per un’emittente trasmettere in rete? Quali sono i vantaggi e svantaggi di questa tecnologia?

Chiariamo subito cosa si intenda per web radio.
Condizione indispensabile è infatti che il programma venga trasmesso in streaming ossia in tempo reale. Non si tratta infatti di un file audio residente sul server il cui ascolto è possibile in seguito allo scaricamento del file stesso, ma di un vero e proprio flusso di dati trasmesso dal pc.
Per chiarire il tutto in modo grossolano possiamo fare questo esempio: nel pc dell’emittente si trovano centinaia di mp3, vengono letti secondo un palinsesto e trasmessi su un server. L’utente si collega al server e può ricevere il brano che viene trasmesso.
Abbiamo fatto l’esempio con dei contenuti in mp3, ma altri formati che vengono spesso usati sono Windows Media Audio, Real Audio, aacPlus e Ogg Vorbis (nell’immagine il logo di aacPlus, sempre più impiegato nello streaming audio)
E’ bene precisare questo perché esistono diverse emittenti che dichiarano di trasmettere in streaming, quando invece si tratta al massimo di un servizio di podcast.

La prima stazione europea con trasmissioni 24 ore on-line è stata Virgin Radio nel marzo del 1996 ma da allora il settore è in continuo fermento
.
Tre sono i principali vantaggi di una web radio rispetto ad un’emittente che sfrutta i mezzi tradizionali:
– ricezione da ogni parte del mondo
– costi inferiori
– contatto immediato con gli ascoltatori attraverso chat e mail e valorizzazione del proprio spazio web.

Sui primi due punti non vi è per ora molto da dire. Ho detto che i costi sono inferiori ma non assenti. Una buona web radio con un discreto numero di ascoltatori deve avere degli ottimi server e la qualità e la banda a disposizione si paga!
L’ultimo punto viene spesso sottovalutato invece secondo me è essenziale! Chi si ritrova davanti al pc spesso è in grado di chattare, direttamente con gli speaker in radio e questo consente di avere un contatto diretto e di prendere subito visione del numero degli ascolti.
D’altronde generalmente la web radio è destinata ad un pubblico di giovani “esperti” con il pc, che pertanto è in grado di usare programmi come MSN, inviare mail, ecc…
Parlando di costi vorrei sottolineare come in Italia la normativa sia regolata dalla SIAE e dalla SCF a seconda delle tipologia di web radio mediante la compilazione del mod. AWR.
La SIAE divide le web radio in amatoriali, istituzionali e commerciali. Le prime due non possono trasmettere pubblicità di alcun tipo.
L’argomento SIAE e web radio può essere approfondito su questo link https://fabrymondo.wordpress.com/indice-articoli-web-radio/ da dove prendendo spunto dal regolamento si può concludere che numerosi sono i punti da chiarire e sono piuttosto elevate le tariffe che vengono imposte.

Gli aspetti negativi delle web radio sono molteplici:
In primo luogo, la qualità audio è spesso tutt’altro che soddisfacente. Ciò è dovuto principalmente alla larghezza di banda ossia al traffico che può sopportare il server.
Una web radio ha un numero massimo di ascoltatori e poche possono trasmettersi di trasmettere con alti bitrate. D’altronde l’ADSL non è presente ovunque e pertanto spesso si preferisce trasmettere con bassa qualità (o con due flussi di bitrate: alto e basso) per permettere allo stesso tempo un numero elevato di ascoltatori.
Se questi sono problemi tecnici che esulano da questo articolo e per la quale esiste buona documentazione in rete, quello che interessa evidenziare ora è che la qualità non è paragonabile a quella presente in FM, DAB o via satellite. Ma si tratta di limiti tecnici che con l’ampliamento delle linee ad alta velocità sono destinati ad essere superati.
Altro svantaggio delle web radio è dovuto alla scarsa facilità di ricezione in particolare quando siamo in movimento. Per ascoltare la nostra emittente preferita in FM ci basta una comune radiolina.
La radio trasmessa in rete richiede invece una connessione (che si paga) e l’utilizzo di un computer.
Da questo punto di vista si stanno studiando soluzioni basate sull’uso di sistemi mobili UMTS, Wireless e su apparecchiature domestiche Immagine Ridimensionataindipendenti dal pc (nell’immagine un ricevitore web della Terratec dal costo di circa 200 euro) già in commercio ma che attualmente non sembrano aver ottenuto una sufficiente attenzione da parte dei consumatori.
In particolare in Italia internet non è ancora uno strumento impiegato da tutta la popolazione e numerose sono le persone che si trovano a disagio davanti un computer: questo diminuisce notevolmente le possibilità di ascolto.

Inoltre dobbiamo considerare che una piccola radio locale deve combattere con una concorrenza limitata una web radio può essere ricevuta in tutto il mondo ma si trova a dover competere e farsi conoscere da una giungla mondiale formata da decine e decine di migliaia di radio.

Eppur si muove…
Nonostante tutto continua la nascita delle web radio e si assiste in particolare alla realizzazione di radio tematiche, anche da parte di grandi editori che trasmettono unicamente in rete.
I limiti dell’attuale normativa radiotelevisiva che rendono molto difficile aprire una nuova emittente
vengono superati mediante l’utilizzo della rete promuovendo nuove emittenti oppure le web radio sono stazioni locali già operanti in FM che possono così essere ricevute anche da chi è lontano dalla propria terra ed infine nascono web radio strettamente legate al web, al mondo della chat con una programmazione prevalentemente notturna.

Sembra che siano proprio i grandi gruppi editoriali a puntare nelle radio tematiche via web: Virgin Classic Rock , Virgin Xtreme, RMC Marine, RTL Guardia costiera, sono solo alcuni dei grandi nomi circolati in questi giorni.
Se negli USA la web radio è considerata un qualcosa di serio, tanto da essere citata come una componente fondamentale per le elezioni politiche viene spontaneo chiedersi quanti in Italia seguono le web radio?!

In Sardegna…
Cerchiamo ora di fare il punto della situazione per quanto riguarda le emittenti disponibili nella nostra isola.
Su SardegnaHertz potete trovare un elenco delle principali emittenti in streaming su questo link Inoltre è possibile scaricare un programma (per Explorer o Firefox) che vi consente con un semplice click di ascoltare da qualsiasi pagina la Vostra emittente preferita.
Nel web possiamo ritrovare emittenti come: Radio X, Radio Sardinia, Radio Studio One, Radio Nuoro Centrale, Radio Del Golfo, Radio Barbagia, Radiolina, Radio SuxSound, Radio Studio 96, Radio Club Network, Radio Stella, Radio Studio 2000, Radio La Voce, Radio Onda Stereo, Radio Sintony.
La qualità si mantiene su livelli generalmente accettabili permettendo a queste emittenti di allargare ulteriormente il proprio bacino di utenza. In alcuni casi è possibile leggere direttamente sul sito il brano che viene trasmesso in tempo reale.

Ma accanto a queste vi sono altre realtà che trasmettono unicamente sul web.
Radio Fusion è certamente una delle più ascoltate dai giovani delle community e della chat isolane, ma esistono anche altre realtà tra cui Radio Mistral Cagliari.

Merita un cenno particolare Sardegnaradio di cui abbiamo parlato tempo fa, che trasmette 24 ore al giorno musica e programmi sulle tradizioni della nostra isola.

Ma il fenomeno web radio è in crescita e da pochi giorni registriamo infatti la nascita di unicaradio che come altre stazioni della penisola nasce a stretto contatto dell’università.

In conclusione possiamo dire che la radio in internet si porta dietro nel nostro paese tutte quelle problematiche legate in gran parte ad una cattiva conoscenza del mezzo informatico unite ad una scarsa copertura e utilizzo della rete da parte della popolazione.