
fonte:ADUC
“Nessuna frattura, ma una risposta chiara, messa nero su bianco: la vostra proposta economica non e’ accettabile, ora tocca a voi formularne un’altra ma siamo disposti a trattare. Questo sarebbe il tono della lettera inviata dal direttore generale della Rai Mauro Masi ai vertici italiani di Sky, in particolare all’amministratore delegato Tom Mockridge. Giovedi’ se ne parlera’ in Consiglio di amministrazione (al primo punto dell’ordine del giorno).
Ma la lettera di risposta sarebbe partita ieri, dopo un’ultima limatura sabato (il direttore generale avrebbe lavorato a viale Mazzini in tuta da jogging dopo una corsa)”. È quanto scrive il CORRIERE DELLA SERA. Che aggiunge: “Sky, come si sa, ha offerto alla Rai 50 milioni di euro l’anno per sette anni, ovvero un complesso di 350 milioni di euro.
Con una clausola precisa e nuova, rivelata da Masi nell’ultimo consiglio di amministrazione: l’obbligo, da parte della Rai, a collocare sulla piattaforma Sky, oltre a Raiuno- Raidue-Raitre, e ovviamente il pacchetto di Raisat (Extra, Cinema, Premium, Yoyo, Smash. girls) anche l’offerta ‘free’, cioe’ i cinque canali del digitale terrestre”.
Prosegue il CORSERA: “(…) L’argomento di Masi sarebbe questo: signori di Sky, secondo i calcoli aziendali il ‘pacchetto’ dei tre canali generalisti piu’ Raisat piu’ i nuovi canali ‘free’ per il digitale terrestre vale quattro volte tanto, cioe’ 200 milioni l’anno (ma questo ammontare non risulterebbe nel testo della lettera). La Rai intende insomma riprendere la trattativa e attende da Sky una nuova valutazione complessiva, soprattutto per i ‘nuovi’ canali che in prospettiva possono rendere bene sul piano pubblicitario. E adesso? Difficile fare previsioni, tutto dipendera’ dalla controproposta di Tom Mockridge.
In caso negativo, le opzioni potrebbero essere numerose. Nell’ipotesi di una rottura, la completa ‘discesa ‘ della Rai dalla piattaforma Sky e l’approdo, magari a braccetto di Mediaset, su Tivu’ Sat, la possibile piattaforma alternativa Rai-Mediaset La7 nata per coprire in futuro le zone non raggiunte dal digitale terrestre ma nel frattempo diventata una ipotetica avversaria a Sky. Altra ipotesi. Rai potrebbe comunque lasciare su Sky Raiuno-Raidue- Raitre (in omaggio all’articolo 26 del contratto di servizio che obbliga la tv pubblica a essere presente su tutte le piattaforme) ma senza i contenuti coperti da diritti internazionali (grandi partite, film in prima visione). Oppure potrebbe valutare l’offerta Sky ma togliendo dal pacchetto i cinque ‘nuovi’ canali destinati al digitale terrestre. Le opzioni sono insomma molte. Tutte aperte. Una cosa e’ certa, si dovra’ comunque chiudere entro luglio”.