Radio Press, Una crisi annunciata? – Editoriali – notizie

Radio Press, emittente di Cagliari che trasmette su 88.700 e 93.500 MHz è una radio che si è segnalata nel corso degli ultimi anni per una serie di trasmissioni di tipo giornalistico ed intrattenimento, con numerose occasioni di diretta nelle vicende di cronaca che hanno riguardato Cagliari. Un format di tipo culturale, (anche se non mancavano ampi spazi musicali) che può piacere o meno, ma che è senza ombra di dubbio diverso da quello proposto da altre emittenti della zona e molto probabilmente di tutta l’isola.

 Tra i programmi  di maggior successo  va ricordato sicuramente  “Buongiorno Cagliari” condotta da Vito Biolchini ed Elio Turno Arthemalle, proposto  in alcune occasioni anche in teatro e ripreso dalla tv.

A partire dal segnale orario in lingua sarda,  sono tanti i programmi per  la valorizzazione della lingua sarda condotti da Paola Pilia. Da ricordare inoltre anche “Il Vaso di Pandora” dedicato al teatro e condotto da Gianluca Medas.
press
  Da segnalare inoltre approfondimento musicali , interviste ad ospiti, e ad artisti emergenti. Una programmazione ampia che non può trovare spazio in questo articolo.

L’emittente inoltre ha valorizzato i social network proponendosi  su Facebook con  post commentati dagli ascoltatori e aggiornando quotidianamente il proprio sito.

Sono due tuttavia i fatti che lasciavano presagire qualcosa di strano:

Il primo sono le frequenti interruzioni del segnale, a cui spesso non faceva seguito un rapido ripristino, ed inoltre vi sono state le recenti  dimissioni da direttore di Vito Biolchini conseguenza della crisi di fine anno 2011, e  sostituito nei mesi scorsi da Paola Pilia, che avevano sorpreso, non poco i numerosi ascoltatori.

In questi giorni la crisi è emersa in tutta la sua evidenza, e da oggi lunedì 19 marzo la normale programmazione è sospesa e  l’emittente propone soli brani musicali.

Si parla tanto della crisi della radio e della programmazione monotona che alcune locali tentano di copiare dai network. Si è parlato spesso in queste pagine di emittenti Juke-box che non proponevano nulla di nuovo.  Si è parlato spesso di idee alternative.  Ma se l’alternativa è questa offerta da R.Press, qualcuno potrebbe pensare che quindi in ogni caso non è possibile uscire da una crisi, e che fare il “salto più lungo della gamba” possa essere controproducente.

Non sempre i numeri contano, lo dimostrano altre emittenti, ora chiuse che vantavano un buon numero di ascoltatori. E fare radio probabilmente non è solo proporre qualcosa di nuova, ma spesso sono le vicende interne quelle che realmente contano.  I 21.840 “mi piace” su Facebook  sono certamente un buon numero per qualsiasi emittente.
Ma diventano inutili, quando  il responsabile dell’emittente (Deltamedia Srl di Alessandro Manunta)  si limita a fare l’imprenditore, e dall’altro lato come se fossero distanti migliaia di chilometri ci sono i veri protagonisti, che a partire dal direttore si muovono autonomamente .  Un’emittente non può andare avanti se le due parti sono distanti, e se ognuna si muove solo tenendo conto delle sue esigenze.  Non può farlo in tempi di ricchezza, figuriamoci ora con una crisi presente ovunque ma che già, bisogna ricordarlo, negli anni scorsi aveva colpito la radio.

L’assenza di grandi sponsor, ed altri fattori sono stati certamente una componente chiave di questa crisi, insieme ad un mancato controllo sulle spese che l’emittente stava sostenendo ed ora  purtroppo stiamo qui a parlare di un nuovo rischio chiusura.