– Paolo Romani smentisce il rinvio

Data di pubblicazione: 9/18/2008

Televisione

Immagine RidimensionataSi susseguono importanti convegni e riunioni in vista della chiusura dell’analogico in tutta isola.
Contrariamente a quanto comparso su alcuni siti questa mattina, oggi 18 settembre, il sottosegretario alle comunicazioni Paolo Romani ha confermato che la data del 31 ottobre sarà certamente rispettata.
L’idea di un possibile rinvio era nata ieri 17 settembre, quando nella sala CIS di Cagliari, il Corerat presentava il Rapporto Sui Media Locali, realizzato con la collaborazione della fondazione Rosselli, durante il quale veniva sottolineata la mancanza di 6.650.000 euro di investimenti disponibili per le televisioni locali.

Romani inoltre ha sottolineato come a differenza di altre regioni i contributi disponibili in Sardegna per l’acquisto dei ricevitori siano disponibili per qualsiasi fascia di redditto purché in regola con il pagamento del canone Rai. E’ stato inoltre attivato un call center al numero verde 800022000 disponibile sia per cittadini che i rivenditori, mentre ulteriori informazioni sono disponibili sul sito https://decoder.comunicazioni.it
Da domani inoltre è previsto l’inizio di un campagna stampa e televisiva di informazione mentre un ruolo importante sarà svolto dalle istituzioni ed enti locali.

Ma torniamo allo studio del Corerat (Comitato Regionale Sardo per il servizio Radiotelevisivo).
Dallo studio emergono numerosi dati, tra cui il fatto che le emittenti televisive locali dell’isola hanno ascolti superiori rispetto alla media nazionale.
Sempre per quanto riguarda la televisione emerge che nel 2007 l’emittente più seguita è stata Videolina con 2,81% di share, seguita da TCS e Cinquestelle Sardegna.
Mentre per quanto riguarda la radiofonia nell’ascolto medio giornaliero la più seguita nel 2007 risulta essere Radio Sintony.
Oltre a queste considerazioni si è parlato di fatturato medio, raccolta pubblicitaria e come accennato delle problematiche relative al digitale terrestre.

Numerosi i dati riportati nello studio realizzato dalla Fondazione Rosselli, tra cui diverse tabelle la cui fonte (come peraltro è stato cortesemente riportato) è proprio SardegnaHertz.
Peccato però che non ci sia stato da parte di Corerat e fondazione Rosselli, la cortesia di un invito per la giornata di ieri e tanto meno un contatto o una richiesta di informazioni.