– novità dalla III conferenza nazionale sul digitale terrestre

Data di pubblicazione: 12/2/2007

Televisione

Immagine Ridimensionata
Si è svolta venerdì 30 e sabato 1 dicembre presso il Lingotto di Torino la terza conferenza nazionale del digitale terrestre .
L’evento organizzato dal consorzio DGTVi ha visto coinvolti i principali operatori delle piattaforme digitali italiane ed ovviamente uno dei principali argomenti è stato lo switch-off previsto sull’isola per il prossimo anno.
Tralasciando le lodi alla tecnologia, promesse, e quant’altro in questo articolo troverete un breve resoconto su quanto di veramente importante è emerso in questi giorni…

Per quanto riguarda la Sardegna, la discussione principale riguardava le frequenze, ed emerge come possiamo leggere in un articolo odierno su L’Unione Sarda la protesta delle emittenti locali escluse dalla gara per l’assegnazione delle 16 frequenze sarde destinate di fatto a Telecom Italia e al Gruppo Espresso.
Il problema delle frequenze è stato sottolineato anche dal direttore generale della RAI Claudio Cappon.

altre info sull’articolo completo…

Etichette
DGTVi intende etichettare tutti i televisori con dei bollini diversi a seconda della categoria:
1) bollino bianco: il televisore consente di abbonarsi alla pay tv, anche mediante modulo CAM
2) bollino blu: da applicare ad i televisori e ricevitori con la possibilità di ricezione sei servizi MHP
3) infine è previsto un ulteriore bollino da applicare ad i televisori analogici privi di servizi digitali.

Servizi interattivi
Sui servizi interattivi è stato detto come i risultati siano stati sotto le aspettative e attualmente vengono impiegati da una famiglia su due durante la settimana.

Le prossime regione coinvolte…
La conferma di questi giorni è stata invece la firma per i protocolli delle nuove aree soggette allo switch-off, ed è confermato pertanto che ci sarà uno spegnimento per il Piemonte previsto per il 17 marzo 2009.
Altre date ed accordi per il momento non sono stati resi pubblici.

Arriva la Cam
Sono state presentate durante la conferenza le cam che consentono la lettura delle schede per gli abbonati La7 e Mediaset.
In sostanza, in alcuni televisori dotati di ricevitore integrato abilitato per la ricezione dei canali in chiaro ma completo di slot Common Interface è possibile aggiungere (come per molti ricevitori sat) un modulo CAM attraverso il quale vedere previo abbonamento i programmi a pagamento di Premium e La7.

Inizialmente però la CAM la cui vendita è prevista per i primi del 2008 sarà esclusivamente abbinata e compresa nel televisore. In considerazione di questo verrebbe quindi da chiedersi il senso di questa operazione, che sembra solo un vantaggio per alcuni costruttori di tv che in questo modo possono avvalersi del sopracitato ‘bollino’.

Dati sulla diffusione
Per l’Italia è stata comunicata un diffusione pari al 20% come Francia e Spagna. In Inghilterra si arriva al 36% ed in Germania a circa il 10%.

Intanto secondo diverse indiscrezioni, dopo i due nuovi canali in chiaro per il mese di gennaio sono previste novità importanti riguardanti Mediaset Premium i cui dettagli al momento non sono stati comunicati.
Per quanto riguarda la RAI secondo il direttore generale Claudio Cappon ”C’e’ il rischio reale che se non si risolve il problema delle frequenze, il digitale in Italia ritarderà o forse si bloccherà del tutto”. ”Mentre in Europa il mercato delle frequenze si e’ sviluppato secondo logiche di razionalizzazione, in Italia ha prevalso – ha detto Cappon – un modello patrimoniale. Le frequenze sono un bene patrimoniale e vengono gestite con logiche economiche che valgono anche per la Rai. E’ normale che una loro ridefinizione comporti conflitti di interessi, che i soggetti in campo cerchino di mantenere il loro patrimonio”.
Cappon ha ribadito che il bouquet sulla nuova piattaforma sara’ composto da otto canali piu’ uno o due in alta definizione: in particolare ”nel 2008 sarà lanciato Rai 4, un canale a tutta fiction e cinema per i giovani adulti e nel 2009 ne arriverà un altro con lo stesso target, più l’alta definizione”.