– Intervista a Radio Macomer Centrale

Data di pubblicazione: 4/1/2010

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Oggi inauguriamo una serie di interviste che coinvolgeranno le emittenti radio e tv dell’isola.
E’ un piacere iniziare con Radio Macomer Centrale che ieri 1 Aprile, proprio in occasione del suo trentunesimo compleanno ha inaugurato un nuovo sito web ed un nuovo logo.

Una delle particolarità del sito, come ci spiega il webmaster Cristian Fadda è la convergenza con i social network. Gli utenti Facebook possono quindi facilmente lasciare commenti seguendo la voce community. Inoltre è possibile l’ascolto di numerose puntate di programmi in sardo prodotti dall’emittente. Ricordo che il sito web è raggiungibile all’indirizzo https://www.radiomacomer.com

L’intervista che ora avrete modo di leggere è stata realizzata con il direttore Roberto Melis che ringraziamo per la disponibilità.

Prima di entrare nei dettagli della Vostra emittente, la nostra curiosità ci spinge a chiedere se Macomer è stata una cittadina molto attiva nel periodo delle radio libere
La prima radio è stata Macomeradio, seguita da Radio Macomer Centrale, Radio Sardegna Giovane e Radio Tele Marghine. Radio Sardegna Giovane ha chiuso per prima, seguita da Macomeradio e Radio Tele Marghine che hanno chiuso nel 1994 a causa della mancata concessione a seguito dell’entrata in vigore della legge mammi’

Ci può raccontare in quale anno è nata l’emittente, la copertura iniziale e la sua prima frequenza?
L’emittente è nata il primo aprile 1979 e oggi ha compiuto trentuno anni. La prima frequenza è stata quella dei 98.600 MHz e copriva la zona centrale della Sardegna.

Quali sono attualmente le zone di copertura del vostro segnale? Avete mai pensato di espandervi anche nel Cagliaritano?
Il nostro segnale oggi arriva in Baronia, nel Goceano, nella Barbagia. Ghilarzese, Oristanese, sino alle porte di Mogoro e nel Sassarese sino alle porte di Sassari. Abbiamo pensato di estenderci anche nel cagliaritano, ma l’investimento è troppo oneroso per quello che potrebbe rendere.

Segue nell’articolo completo. Cliccare su leggi tutto.

Quale è attualmente, l’impronta caratteristica della Vostra emittente?
L’impronta caratteristica è quella di una radio che fa intrattenimento con vari generi musicali, ma anche informazione e molti programmi in lingua sarda.

Quindi avete nel palinsesto dei programmi realizzati in lingua sarda ?
Si. Ci serviamo fra l’altro della collaborazione di uno dei massimi esperti di lingua sarda, il prof. Paolo Pillonca.
La nostra responsabile commerciale, Gisella Dessì è anche ideatrice di diversi programmi in lingua sarda

Quali sono gli altri programmi più seguiti?
I programmi più seguiti sono: il Radio Juke Box, tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18, i programmi sportivi e i notiziari nazionali e regionali.
Il Radio Juke Box è condotto la mattina da Franco Pinna e la sera da Tinuccio. La parte che riguarda internet è seguita da Cristian Fadda.

L’Agcom ha recentemente regolarizzato il settore per la sperimentazione delle trasmissioni in digitale. Siete eventualmente interessati ad una sperimentazione di questo tipo?
Siamo interessati e inoltreremo domanda per la sperimentazione

Internet e la radio: ritenete che social network come Facebook, myspace, twitter o la possibilità di fare streaming possa essere un valido supporto per una radio locale in fm?
Senz’altro; abbiamo il nostro sito dal 1996 e da tre anni irradiamo il nostro segnale anche su internet ricevendo riscontri da tutto il mondo.

Le emittenti del cagliaritano e del nord dell’isola, secondo voi risentono delle stesse problematiche tecniche , organizzative ed economiche, oppure sono due realtà differenti?
Le emittenti del sud dell’isola, operano in un bacino di ascolto molto piu’ vasto del nostro usufruendo di realtà economiche molto più solide di quelle con le quali operiamo noi, di conseguenza hanno migliori indici di ascolto e fatturati più elevati, anche se anche noi ci difendiamo bene.

Spesso nel nostro sito si descrivono due modi di fare radio, le radio che qualcuno definisce jukebox, prive cioè di speaker e di programmazione in diretta, e altre invece con studi autonomi che propongono diversi programmi di informazione o intrattenimento. La mancanza di contenuti secondo voi è una conseguenza della crisi economica di questi anni oppure è dovuta ad una precisa scelta editoriale che può comunque portare ugualmente sponsor ed ascoltatori?
Il fare radio senza speaker non è fare radio, poichè a quel punto chiunque può ascoltare un disco al posto della radio. Il bello della radio è la compagnia che ti fa lo speaker. Quello di fare programmi senza speaker è una scelta editoriale che può anche portare sponsor, ma dipende dalla zona nella quale si opera.

Terminiamo con una domanda per gli appassionati di radioascolto. Il nostro sito si occupa anche di ricezioni particolari, realizzate da dx’er in condizioni di propagazione. Avete mai ricevuto qualche segnalazione di ricezione in FM dall’estero?
Abbiamo ricevuto segnalazioni dal nord Europa: Norvegia e Finlandia in estate.

Concludendo ringraziamo l’emittente per la collaborazione ed invitiamo tutti i lettori a sintonizzarsi sulle frequenze di Radio Macomer Centrale o visitare il sito www.radiomacomer.com