DAZN-TIM ed il futuro del calcio in tv

Nei giorni scorsi i titoli di molte testate riportavano che Dazn aveva preso accordi con Cairo per la trasmissione della serie A nelle frequenze del digitale terrestre. Le cose invece sono più complicate e nel pallone entra anche la TIM.
Ma per i più distratti chiariamo prima di tutto la situazione prevista per i prossimi mesi:

Serie A:  per il triennio 2021/2024 i diritti sono passati da SKY  al gruppo DAZN che si è aggiudicato il massimo campionato italiano grazie all’offerta di 840 milioni di euro annui. Per ogni giornata trasmetterà 7 incontri in esclusiva e 3 senza esclusiva. Per l’assegnazione di queste ultime si attende la data del 14 aprile. Così come resta ancora da assegnare la serie B ed è lecito attendersi una mossa in questo senso da parte di SKY.

Campionati europei:  27 delle 51 partite previste dal 12 giugno, saranno trasmesse in chiaro dalla RAI. Questa trasmetterà sul satellite nella piattaforma TivùSat  gli incontri anche in qualità 4K ma per i più esigenti ricordiamo che i diritti in esclusiva di tutti gli incontri sono invece di SKY.

Coppe europee: per il triennio 2021/2024 ben 121 partite su 137 sono di esclusiva Sky.   Alla Champions League si aggiunge la UEFA League e la nuova Europa Conference League. Mediaset si è aggiudicata ancora una partita alla settimana in chiaro, mentre ha fatto la comparsa anche Amazon che potrà trasmettere su Prime Video la partita del mercoledì, per un totale di 16 eventi.

–  Mondiali di calcio 2022: strano ma vero, è notizia di pochi giorni fa che la RAI si è aggiudicata la trasmissione di tutte le partite.

Ciò che al momento preoccupa maggiormente gli appassionati è la trasmissione della Serie A da parte di DAZN, che anche ieri 11 aprile è passata alle cronache per difficoltà tecniche durante la partita Inter – Cagliari che hanno impedito a numerosi abbonati la corretta visione dell’evento.
A questo si aggiunge la solita, cronica e problematica connessione presente nelle case degli italiani, soprattutto nei piccoli centri e nelle zone rurali dove attivare la fibra nonostante le tante promesse, è di fatto ancora impossibile.

Come riporta nello specifico il sito Dday i canali che DAZN intende impiegare sul digitale terrestre non potranno essere direttamente ricevibili dal pubblico, ma saranno da considerare come una soluzione di backup a cui il decoder Tim Vision Box attingerà automaticamente nel caso si manifestano problemi con la rete. Tutta l’operazione messa in piedi da DAZN è stata infatti realizzata in partnership con la TIM. Personalmente ritengo che nei prossimi mesi ci saranno spazi di manovra per avvocati ed associazioni di consumatori, in modo da chiarire meglio cosa Tim voglia fare e se in questo modo si cerchi una scappatoia per superare la clausola che vieta all’aggiudicatario di rivendere i diritti a terzi.
Servirà il massimo impegno delle istituzioni di controllo per evitare quello che sembra da tempo già studiato a tavolino: costringere gli sportivi non solo ad abbonarsi a piattaforme diverse (scordatevi i 9,99 attuali di Dazn, si parla invece di 30-40 euro al mese)  e mettere in posizione di vantaggio i soli abbonati Tim che nel frattempo sforna comunicati in pompa magna, annunciando di voler sconfiggere la trasmissione pirata delle partite di calcio.

Foto fonte Pixabay