– Circolare DGPGSR del ministero su modifiche degli impianti

Data di pubblicazione: 5/20/2008

Televisione

Immagine Ridimensionatafonte: TeleRadioFax n.09

Con due circolari recentemente inviate agli Ispettorati territoriali, la DGPGSR del Ministero delle comunicazioni ha chiarito taluni aspetti relativi alla modifica degli impianti censiti ai sensi della legge 223/90 e alle interferenze subite dagli impianti televisivi analogici ad opera degli impianti digitali in tecnica DVB.

Sul primo aspetto, la DGPGSR rileva che le modifiche che non richiedono alcuna autorizzazione, ma per le quali occorre una semplice comunicazione agli Ispettorati territoriali competenti, sono:
– la dismissione degli impianti di radiodiffusione o collegamento;
– la riduzione di potenza degli apparati;
– la sostituzione del trasmettitore o del sistema radiante con equipaggiature equivalenti di stesse caratteristiche, anche se di marca diversa;
– la modifica della frequenza di ricezione degli impianti di radiodiffusione o di collegamento con altra legittimamente esercita;
– l’allocazione del sistema radiante in altra posizione viciniora, a condizione che venga mantenuto inalterato il valore assoluto della quota del centro del sistema radiante, non mutino le coordinate geografiche del sito trasmissivo e non si alteri la panoramica irradiativa dalla nuova posizione, al punto tale da dar luogo ad ampliamenti o estraneazioni della copertura originaria.

Sul tema delle interferenze subite da impianti analogici da parte di impianti DVB, dopo una serie di premesse di carattere generale, la DGPGSR rileva che, lo spostamento della data di switch off delle trasmissioni televisive analogiche dalla data del 2006 originariamente prevista al 2012, comporta una permanenza del servizio analogico tale da doverne assicurare la piena protezione. Le nuove emissioni televisive digitali (in tecnica DVB-T o DVB-H), derivanti dalla digitalizzazione di preesistenti impianti analogici, possono essere effettuate a patto di non alterare l’equilibrio radioelettrico consolidato ovvero di non danneggiare le altre legittime emissioni in tecnica analogica e, quindi, eventualmente con riduzioni di potenza maggiori di quella minima prevista.
La circolare ministeriale conclude che, nella trattazione di situazioni interferenziali in cui la conversione di impianti alla tecnica digitale produce interferenze ad altri impianti che continuano a essere legittimamente eserciti in tecnica analogica, sono questi ultimi che vanno considerati come interferiti, mentre i primi sono da ritenersi interferenti.
Pertanto saranno gli impianti convertiti alla tecnica digitale quelli su cui occorrerà apportare le opportune modifiche tali da garantire i dovuti rapporti di protezione, ripristinando il preesistente equilibrio radioelettrico.