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SardegnaHertz






Non ascoltiamo i network radio
#1
Studente
Studente


Voglio fare una specie di flashmob
Invito a tutti voi di non ascoltare più i grandi network nazionali presenti in Sardegna (105 RMC RDS DEEJAY M2O RADIOITALIASMI RADIOMARGHERITA RTL102.5 RADIOPADANIA RADIOMARIA LATTEMIELE RADIOITALIAANNI60 RADIO1RAI RADIO2RAI RADIO3RAI RADIO24 RADIOCAPITAL KISSKISS RADIORADIO RADIOSPORTIVA VIRGIN RADIO R101) ascoltiamo l'emittenza locale e regionale. Facciamo perdere gli ascolti ai grandi network che fanno morire l'emittenza locale.

Inviato il :26/4/2014 18:42


Re: Non ascoltiamo i network radio
#2
Nobel
Nobel


Anni 60 e lattemiele, sono stazioni locali che usano il marchio nazionale...

Inviato il :26/4/2014 20:49


Re: Non ascoltiamo i network radio
#3
Nobel
Nobel


Domanda: cosa propongono la maggior parte delle radio locali per essere ascoltate? Molte radio locali si limitano a trasmettere le solite 40 canzoni del momento interrotte dalla pubblicità o copiare malamente i network, tanto vale che ascolto i network.

C'è da dire che molti editori locali nonostante la crisi e le difficoltà economiche e tecniche riescono comunque a proporre un buon prodotto con alcuni programmi autoprodotti in fasce orarie (pochi ma purtroppo non ci sono i soldi) e curando la scelta musicale, proponendo non solo le 20 canzoni del momento ma una scelta musicale ben definita in modo da farsi riconoscere e differenziarsi dalla concorrenza e soprattutto dai network.

Per avere una radio juke-box con le solite canzoni tanto vale che ascolto un network o un cd! Non diamo la colpa solo alla crisi.

Inviato il :26/4/2014 21:04
Ricezione TV: Serpeddì, Marmilla, Collinas, Badde Urbara (solo CH45) Mux perfettamente ricevibili CH 7 11 22 23 29 36 39 40 41 42 43 45 46 47 49 52 57; non stabili CH 26 27 28 32 38 44 50 55 56 59; Non ricevibili CH 9 21 25.


Re: Non ascoltiamo i network radio
#4
Studente
Studente


Vedi NRG, consumare prodotto sardo è nel mio DNA; non disdegno gli altri prodotti, sia chiaro, non li rinnego, anzi, dove incontrano il mio gusto manifesto addirittura entusiasmo. Ma di base consumo prodotto sardo.
Però, così come in supermercato acquistando patate non mi va di accontentarmi di un prodotto scadente solo perché è sardo, anche nell'etere non mi va di fermarmi su una radio locale per il solo fatto che sia locale. Ho una soglia minima di accettabilità. Il mio minimo sindacale è fissato almeno nella pronuncia corretta dei nostri comuni; non dico nelle dirette, che oramai solo pochissime possono permettersi, ma almeno negli spot pubblicitari. Al riguardo vedi l'argomento che ho proposto qualche giorno fa su questo stesso Forum. Hai bisogno di esempi? Lo spot di un albergo di Fonni in onda proprio in questi giorni su una grossa emittente sarda vede la parola Fonni pronunciata con O chiusa, alla Benito Urgu - ovviamente lui era autorizzato, Sexy Fonni non era uno spot! -. Altri esempi sempre di gran moda vedono Màcomer, Silìgo, Sinnài, Mogòro, Zerfàliu, Gestùri provenire da spot in onda su emittenti locali incapaci di identificarsi in un proprio stile, di prendere una posizione definita in qualsiasi ambito e, come vedi/senti, totalmente incapaci di rappresentare anche quella piccolissima porzione di Sardegna che coprono. Mi spiace, a questo flash mob non posso aderire, ma se ne organizzi uno di protesta davanti agli studi di quelle radio locali totalmente prive di dignità sarda che mandano in onda certi esempi di ignoranza, chiamami. Vengo anche in mutande.

Inviato il :26/4/2014 23:05


Re: Non ascoltiamo i network radio
#5
Guru
Guru


Caro NRG, perdona la franchezza, ma trovo la tua proposta una corbelleria su più fronti.
Da un punto di vista strettamente pratico, l'eventuale adesione non sortirebbe alcun effetto, visto che gli ascolti del mezzo radiofonico vengono desunti attraverso interviste telefoniche ad un campione composto da poco più di 120 mila persone. Da ciò ne consegue che se tutti gli iscritti a questo sito, non ascoltassero nessuna emittente radiofonica nazionale per un mese intero, tali network non se ne curerebbero affatto, anzi probabilmente non lo verrebbero mai a sapere, visto che ciò che conta sono le rilevazioni effettuate dall'istituto Eurisco. A proposito, qualcunho di voi è stato mai contattato? Io, alcuni anni fa, ricevetti una telefonata da Audiradio, ma visto che superavo il range d'età su cui si stavano concentrando in quel momento, non mi fu posta alcuna domanda.
Tornando alla proposta di NRG, vorrei capire quale responsabilità avrebbero i network nazionali sui bassi ascolti delle radio regionali. Sarebbe come boicottare McDonald, per favorire un ristorante adiacente a gestione familiare, che però propone anch'esso hamburgers e patatine fritte, ma addirittura di minor qualità rispetto alla più famosa catena americana, magari facendoli pagare il triplo.

Inviato il :27/4/2014 0:46
Deejay Raf


Re: Non ascoltiamo i network radio
#6
Studente
Studente


No DjRaf, io non sono mai stata contattata; in compenso ho ancora sotto gli occhi le rilevazioni di diversi anni fa, quando 105 spopolava a Nuoro. 105 però a Nuoro ci entrò l'anno dopo.

Inviato il :27/4/2014 10:22


Re: Non ascoltiamo i network radio
#7
Studente
Studente


Io ascolto sempre le radio nazionali uno perchè propongono programmi interessanti e alcuni divertenti, poi la qualità del suono delle radio locali se le sognano in confronto a quelle nazionali vedi R101 e RTL 102.500.Poi come qualcuno ha ricordato qui alcuni programmi delle emittenti regionali sono una enorme scopiazzatura, non hanno idee e sono convinti di attirare il pubblico sono ridicoli. Qualità scadente dei speaker, a me sinceramente non mi attirano. Per cui a me non me ne frega una mazza di ascoltare le radio della mia regione. L'unica che si salva secondo il mio parere è internazionale.

Inviato il :27/4/2014 12:33


Re: Non ascoltiamo i network radio
#8
Nobel
Nobel


Riguardo ai dati di ascolto credo che le rilevazioni siano fatte su base provinciale, 105 è arrivata a Nuoro nel 1992 (mi pare) ma tutta la parte della provincia coperta da Badde Urbara (comprese alcune zone del capoluogo) e da Serpeddì poteva ascoltare 105 da tempo prima. Forse questo spiega perché 105 spopolasse a Nuoro pur non coprendo la città.

Inviato il :27/4/2014 15:12


Re: Non ascoltiamo i network radio
#9
Nobel
Nobel


Scelgo i network nazionali perché in primo luogo mi garantiscono un forte segnale ed una qualità audio anche sui dispositivi portatili, cosa che non possono garantire le radio locali. Poi perché dovrei scegliere una radio locale piuttosto che il network nazionale se la prima non fa altro che cercare di imitare il network nazionale senza peraltro neppure riuscirci? Io sono per i network nazionali!

Inviato il :28/4/2014 13:38


Re: Non ascoltiamo i network radio
#10
Nobel
Nobel


Concordo fondamentalmente con Alex:l'unica maniera che le locali hanno per "farsi notare" è quella di proporre musica DIVERSA da quella mandata in onda dai network,non con qualche ora di programma specifico in orari defilati,ma con l'intero palinsesto.
L'FM ormai è come una via dove ci sono solo negozi di scarpe,più o meno belle,ma sempre e solo scarpe.Spiccherebbe sicuramente qualche negozio specializzato in altro genere...


Inviato il :28/4/2014 14:20


Re: Non ascoltiamo i network radio
#11
Nobel
Nobel


se devo dire la mia, ascolto prevalentemente radio locali, come ottonove
classics, o altre radio regionali, internazionalle in primis,
perché le nazionali, ormai sono una grossa FOTOCOPIA l'una dell'altra, e quindi
una noia mortale.
delle nazionali, si salva un po rtl, ma solo per i notiziari continui.
della rai,m seguo radio 1, e quando sto a cagliari, gr parlamento, perché qui, non si decidono
ad accendere un bel nulla....

Inviato il :28/4/2014 17:50


Re: Non ascoltiamo i network radio
#12
Nobel
Nobel


Sento il dovere e credo meriti un discorso a parte Radio Studio 2000 e Radio Studio 2000 Vintage di Terralba, attualmente le uniche radio locali che meritano attenzione per la cura nella programmazione e soprattutto per la bellissima iniziativa del servizio Music Line che permette a noi ascoltatori di creare una sorta di Juke Box. Inoltre tutte le frequenze sono ben curate e la qualità audio e ottima anche nelle due applicazioni molto funzionali per poter ascoltare le due radio anche sullo smartphone e sul tablet! Complimenti Studio 2000 e Radio Studio 2000 Vintage!

Inviato il :28/4/2014 21:12


Re: Non ascoltiamo i network radio
#13
Primi passi
Primi passi


Rete 105 adesso Radio 105 è stato il primo network nazionale ad accendere i suoi ripetitori in Sardegna , prime postazioni con frequenza 99,100 e 99,300 Olbia e Badde Urbara 1987, poi Serpeddì 93,000 1988, queste frequenze sono ancora in essere, diciamo che radio 105 ha spopolato in Sardegna, e non solo, perché ha portato alla fine degli anni 80 una novità nell'etere non indifferente, per quanto riguarda gli ascolti è sempre stata tra le prime in Italia nonostante un difetto che si porta dietro da anni, infatti le postazioni di trasmissione sono quasi sempre le storiche, questo è un problema che riguarda tutta la Penisola e non soltanto la Sardegna, non a caso nella zona del Sulcis, il segnale non e' ancora coperto adeguatamente infatti per questa zona la copertura e' ancora servita dalla postazione di Serpeddì 93,000, mentre altri network nazionali hanno acceso diversi ripetitori da anni vedi anche Radio Montecarlo appartenente allo stesso Gruppo Finelco .

Inviato il :5/5/2014 14:39


Re: Non ascoltiamo i network radio
#14
Webmaster
Webmaster


La radio locale deve sempre distinguersi dalla nazionale,con qualche programma doc,certo manca il materiale umano,ma di certo non sono dei maestri per insegnare le giovani marmotte,le tre radio regionali sono penose prive d'idee fotocopie dei network,lasciatte perdere il suono perchè per loro non è un fattore importante.Per quanto riguarda le radio citate da voi che fanno? mandano musica e qualche rubrica presa qui e la ,la sostanza non cambia.Poi esistono le radio locali che sul loro territorio tengono assai bene in sardegna ci sono tanti esempi,non limitiamoci alla sola Cagliari.

Inviato il :6/5/2014 12:39


Re: Non ascoltiamo i network radio
#15
maestro
maestro


Mi permetto di correggere smile, la frequenza di Radio 105 per Olbia (Limbara) è 99.0 e non 99.100 come scritto erroneamente :)

Inviato il :6/5/2014 13:25


Re: Non ascoltiamo i network radio
#16
Nobel
Nobel


Pare che Linus si sia finalmente reso conto di quanto siano controproducenti le "ammucchiate radiofoniche" e abbia deciso un cambio di rotta con un ritorno della musica come protagonista,come lo è ancora (protagonista) nelle radio di tutto il mondo...Lo dicevo,io...
Ecco il link per maggiori info:
www.radiospeaker.it/blog/asganaway-chiude-radio-deejay.html

Se sarà così,rinominerei la discussione "ascoltiamo i network radio",o almeno,uno.

Inviato il :27/6/2014 23:49


Re: Non ascoltiamo i network radio
#17
Guru
Guru


Un pomeriggio musicale su Deejay? Magari condotto dal solo Albertino? No, secondo me non può funzionare. I tempi in cui tutti ascoltavano la dance sono finiti da un pezzo.
Ad ogni modo, il mio pensiero sull'intera vicenda l'ho espresso in un commento all'articolo di RadioSpeaker postato da gap-band.

Inviato il :28/6/2014 8:01
Deejay Raf


Re: Non ascoltiamo i network radio
#18
Nobel
Nobel


Se non fosse per il Trio Medusa per me Deejay nemmeno esisterebbe! La gestione di Linus è pessima con le sue manie di protagonismo e "so tutto io" stava portando al fallimento pure Radio Capital. Radio Dejjay oltre ad avere una selezione musicale pessima (decide il capo), ha una qualità audio scadente e pure la ricezione non è un granchè.

Inviato il :28/6/2014 11:20
Ricezione TV: Serpeddì, Marmilla, Collinas, Badde Urbara (solo CH45) Mux perfettamente ricevibili CH 7 11 22 23 29 36 39 40 41 42 43 45 46 47 49 52 57; non stabili CH 26 27 28 32 38 44 50 55 56 59; Non ricevibili CH 9 21 25.


Re: Non ascoltiamo i network radio
#19
Studente
Studente


Musica protagonista in radio? ...manco a dirlo: non sono d'accordo. Ora non ho il tempo di articolare ed argomentare le motivazioni della mia posizione; lo farò più tardi, certa di guadagnarmi come al solito la prima posizione fra i dissidenti.

Inviato il :28/6/2014 12:06


Re: Non ascoltiamo i network radio
#20
Studente
Studente


Dunque, se qualcuno di noi è ancora saldamente ancorato a cavallo fra gli anni 70 e 80 fategli presente che nel frattempo qualcosa è cambiato: il muro di Berlino è caduto, abbiamo cambiato Papa due volte, finalmente un nero guida l'America e non abbiamo più necessita della radio per ascoltare musica. Oggi, se voglio ascoltare musica scarico ciò che voglio - e se voglio anche gratis in modo lecito o illecito -, senza che Gigi d'Alessio e signora mi facciano andare di traverso la gomma. Allora, perché mai dovrebbero esistere le radio? Per i loro contenuti, e la musica è solo uno di quelli. Quand'anche trovassi la radio che in sintonia con i miei gusti, i miei ricordi, le mie emozioni e il mio umore del momento, selezioni e metta in onda uno dopo l'altro i pezzi che avrei voluto ascoltare, perché mai dovrei gustarmeli intervallati da spot - magari brutti! - se con un clic posso far partire la mia playlist? Perché quei pezzi fanno da sfondo ad una suggestione molto più ampia e completa. No, non sono per la radio con "buona musica", come dicevano i conduttori negli anni 80 brandendo la frase come scudo contro la concorrenza rea di suonare musica evidentemente non commestibile. Chissà cosa volevano dire...! Oggi più che mai la radio non è musica, per il semplice fatto che la musica è a portata di tutti; mica come 30 anni fa, che si chiamava la radio per la richiesta, si convinceva il conduttore a non parlare sull'intro, si teneva pigiato PLAY-REC-PAUSA e alla prima nota si mollava la PAUSA! E la radio non è nemmeno più la radio dell'abbiamo ascoltato/ascolteremo con notizie sull'album di provenienza del pezzo, come si faceva nei mitici anni 80, quando per avere queste informazioni non potevi far altro che guardare Discoring.
No, la radio, oggi, non può avere la musica come protagonista; protagonista è la parola, ed in questi ultimi anni si è sperimentato di tutto, comprese ammucchiate e caciare che hanno automaticamente stabilito il limite. Quando è troppo è troppo!
Se poi si tiene in considerazione l'enorme potenziale di relazione tra radio e ascoltatore, la radio con al centro la musica sarebbe un enorme spreco di comunicazione.

Inviato il :28/6/2014 23:18


Re: Non ascoltiamo i network radio
#21
maestro
maestro


onair......sei un MITO!
ovviamente che il parlato sia di gente che parli correttamente l'italiano, con cadenza o senza non è importante, basta che dica cose interessanti, non farfugliate tra risatine e mmmmm ghghg eeeeehh iiihhh, se non si è in grado..si taccia!

Inviato il :29/6/2014 17:28


Re: Non ascoltiamo i network radio
#22
Nobel
Nobel


Io prediligo le radio musicali, per il parlato, ci sn le "talk radio"

Inviato il :29/6/2014 20:51


Re: Non ascoltiamo i network radio
#23
maestro
maestro


credo che la maggior parte dell'ascoltatore ha come preferenza la musica all'interno di un palinsesto radiofonico,non mi è mai capitato di sentire in un negozio una radio tipo radio 24, o simili,perche anche se ora abbiamo la possibilita di avere la musica nei modi che conosciamo,la radio che trasmette musica pubblicita e notizie rimane comunque quella piu seguita,da chi sta in casa a fare le faccende domestiche,nei negozi,e in auto.poi il ragazzino che si carica lo smartphone di musica scaricata da internet e un'altra cosa,anche prima c'era chi ascoltava il disco o la cassetta del suo cantante preferito e che non seguiva assolutamente la radio.
concordo sul fatto che dagli anni 80 ad oggi poco è cambiato,la radio è quella ,è cosi,è il modo piu economico per fare radio,magari con tempi migliori si inventerà qualcosa,se la radio fm esisterà ancora.

Inviato il :29/6/2014 21:27


Re: Non ascoltiamo i network radio
#24
maestro
maestro


ma infatti credo si parlasse di radio con il parlato ma con contenuti di musica e informazione, credo che una radio che trasmetta 24 ore di musica con qualche interruzione pubblicitaria funzioni sola quelle tematiche tipo eurospin-conad-e altri centri che utilizzano la loro radio per i negozi, la radio invece è cresciuta dagli anni 80 ad adesso, sono alcuni editori radiofonici che sono rimasti con quella mentalità, infatti sono quelle meno seguite, ma diciamoci la verità, quante canzoni ascoltiamo che ci piacciono in un'ora di non stop da una radio che ha le selezioni musicali buttate li solo per fare musica? io al massimo ne sento due che mi possano piacera! ormai tutti se vogliono ascoltare la musica che piace facendo sport o lavorando si prende il suo bel mp3 e se la gode come vuole!

Inviato il :29/6/2014 21:38


Re: Non ascoltiamo i network radio
#25
Nobel
Nobel


Quindi,ricapitolando:il sig.Linus è un gran c......e che è strapagato per far fallire la radio che,nonostante i suoi sforzi,rimane purtroppo una delle più ascoltate.
- La musica in radio è un inutile orpello che non interessa più nessuno (chissà poi perchè continuano a metterla tra un interessantissimo discorso e l'altro),perchè tutti hanno il tempo di andare a cercarsi e scaricarsi tutta la musica che vogliono e pure gratis (gli spot si pagano,la musica invece no?) nonostante il fatto che in una sola giornata sul web vengano pubblicate centinaia e centinaia di canzoni da tutto il mondo...
A questo punto,facciamo un passo avanti:ad ognuno la sua web radio con musica personalizzata e commenti dello stesso utente che in questo modo non si annoierà ad ascoltare se stesso.Una radio per ogni ascoltatore,semplicemente geniale.
Siamo i numeri uno:tutto il resto del mondo è rimasto indietro!

Inviato il :30/6/2014 20:07


Re: Non ascoltiamo i network radio
#26
Guru
Guru


Certo che estremizzare un concetto per farlo apparire insensato o ridicolo non è il massimo in una discussione. Nessuno ha mai detto che la musica in radio sia solo un inutile orpello, bensì che oggigiorno, prendere la musica come punto focale su cui basare il palinsesto di un'emittente è semplicemente anacronistico, poiché la radio non è più il veicolo principale per diffondere la musica. In altre parole: se un tempo, per ascoltare la nostra canzone preferita, dovevamo aspettare che passasse in radio, oggi ci basta immettere titolo e artista su Youtube o Spotify, ed in pochi secondi il nostro pezzo viene riprodotto.
Anch'io non amo le radio prevalentemente musicali, proprio perché, come faceva notare Mixage, su dieci canzoni programmate, è già tanto se ce ne piacciono tre, o che in quel momento avevamo voglia di ascoltare proprio quelle. Per me la radio oggi è sinonimo di intrattenimento, informazione ed interazione, con le canzoni che devono servire per dividere un intervento dall'altro, il quale dev'essere comunque più esteso dei dischi stessi. E poi, parliamo di fidelizzazione: mi spiegate come si fa ad affezionarsi ad una radio che passa quasi esclusivamente musica, senza l'impronta personale dei diversi speaker che scandiscono la giornata?

Inviato il :1/7/2014 5:26
Deejay Raf


Re: Non ascoltiamo i network radio
#27
Nobel
Nobel


Be',almeno ti ho spinto ad esprimerlo meglio il concetto,visto che il tuo post precedente era abbastanza deludente,specialmente per il riferimento ai commenti all'articolo...spero che il tuo non fosse fra quelli offensivi che ho letto.
Il termine "anacronistico" nella musica e tutto ciò che la riguarda,compresa quindi la radio,non ha alcun senso.Una recente ricerca USA ha confermato che la radio FM è ancora il principale veicolo di diffusione e promozione della musica,nonostante tutte le nuove modalità di fruizione.E mi pare che gli americani sappiano qualcosina più di noi sulla radio.E se si guarda alla produzione mondiale,ci sono artisti che si rifanno ai suoni degli anni 70,quelli che si ispirano a quelli degli anni 80,90 etc.Basta vedere i successi dei vari Justin Timberlake,Robin Thicke,il ritorno di Michael Jackson,etc.
Concordo sul fatto che le selezioni delle radio musicali non sono fidelizzanti,proprio perchè sono praticamente dei minestroni.E'un problema di format,che in Italia non esiste.Tutte uguali,e i risultati sono questi.Poi,tra le ammucchiate di conduttori e il triste non-stop,ci sarà pure una via di mezzo!

Inviato il :1/7/2014 19:56


Re: Non ascoltiamo i network radio
#28
Guru
Guru


Citazione:

gap-band ha scritto:
Be',almeno ti ho spinto ad esprimerlo meglio il concetto,visto che il tuo post precedente era abbastanza deludente,specialmente per il riferimento ai commenti all'articolo...spero che il tuo non fosse fra quelli offensivi che ho letto.


Nel precedente post non mi sono dilungato, poiché si parlava della chiusura di Asganaway, e visto che qui si discute prevalentemente di etere sardo, ho pensato che il mio giudizio da fan di Radio Deejay potesse risultare poco interessante.
Se leggi un commento offensivo, in qualsiasi luogo e su qualunque argomento, ti posso assicurare che non può appartenere a me. A corredo di quell'articolo di RadioSpeaker, il turpiloquio era esclusiva dei cosiddetti zoofili, che a quanto pare non sono capaci di esprimersi in altra maniera. Il mio lo si trova facilmente, visto che il nick è sempre quello.

Citazione:

gap-band ha scritto:
Una recente ricerca USA ha confermato che la radio FM è ancora il principale veicolo di diffusione e promozione della musica,nonostante tutte le nuove modalità di fruizione.


Il concetto di radio in america è notevolmente diverso dal nostro. Là si dividono quasi tutte per genere musicale, spesso esplicitato dal nome stesso dell'emittente. Per cui non metto in dubbio che negli States la radio mantenga ancora un ruolo centrale nella promozione e diffusione della musica, sebbene la rete sia ormai il mezzo più veloce, soprattutto dall'avvento dei servizi in streaming tipo Spotify.
Ma parliamo dell'Italia. Secondo me, il primo segno che qualcosa è cambiato, è il fatto che la radio non viene più ascoltata dai ragazzini. Tutti posseggono smartphone e computer, ma in quanti hanno una radiolina? Il mio campione è certamente limitato, ma vi assicuro che nelle camerette dei teenager, l'FM non suona più.

Inviato il :1/7/2014 22:47
Deejay Raf


Re: Non ascoltiamo i network radio
#29
Nobel
Nobel


Che i ragazzini non ascoltino la radio è fuori dubbio,ma è anche vero che nel nostro paese sono ormai una "minoranza etnica" dato che si fanno sempre meno figli.Non sono più da tempo un target di riferimento per le radio che probabilmente per questo motivo sono diventate tutte "talk",almeno le nazionali.Ma le locali,non avendo risorse da scialare potevano cogliere l'occasione di differenziarsi per genere e invece hanno perso il treno.Il fatto che il concetto di radio in USA sia diverso dal nostro forse dovrebbe far riflettere i nostri editori:se lì funzionano e sono vere e proprie aziende,un motivo ci sarà.Ma la situazione è analoga anche vicino a casa nostra:le radio nazionali francesi,che riesco ad ascoltare facilmente in fm quando vado al mare grazie alla vicinanza con la Corsica,sono in gran parte radio di flusso con interventi ogni 2 o 3 brani e sono orientate per genere.La radio è questa in tutto il mondo,si fa così,la talk/news è un altro format che non si può "ibridare" con altri.Saranno 25 anni che parlo di queste cose con gli editori che ho avuto occasione di conoscere,ma da quell'orecchio non ci hanno mai sentito...mah..."chi è causa del suo mal,pianga se stesso"...



Inviato il :2/7/2014 0:04


Re: Non ascoltiamo i network radio
#30
Studente
Studente


Toh, sto fuori quattro giorni e qui di dibatte...!
Speriamo di mantenere sempre la discussione su toni appassionati ma pacati, diversamente dorvò dirottare il piacevole tempo che passo qui a leggere e scrivere, verso la decorazione compulsiva delle mie unghie dei piedi.
Escluderei radio Eurospin e le altre InStore dal dibattito per il sol fatto che nascono per soddisfare esigenze diverse da quelle di qualsiasi radio FM. Evidentemente chi ne parlava non ne è al corrente.
Nei quattro giorni di assenza sono stata al riparo dalla tecnologia in una zona della costa oristanese nella quale anche la radio fatica a farsi sentire. Dalle 6 di mattina ho ascoltato Radio 2, unica rappresentante di Marconi nell'FM in quell'area geografica. Se mai avessi avuto dubbi - e non ne ho - la radio è fatta di parole. Ore 6: Caterpillar A.M. Mondiali: una co-conduzione espressa alla massima potenza per due ore di intrattenimento leggero, dinamico, sagace ed ironico come solo accompagnati per mano dalla cultura si può fare. Ascoltatore in primo piano, chiamato ad intervenire in continuazione su temi leggeri - e preparati a dovere! - di cronaca, costume, sport, riguardanti la giornata che sta iniziando. In alcuni passaggi quella dell'ascoltatore al telefono era la quinta voce in onda, senza che la scorrevolezza ne avesse a patire. Grande sinergia fra i conduttori, mai in sovrapposizione, capaci di esprimere con poche parole concetti come pennellate ad immagini suggestive ed ironiche. Inutile dirlo, musica in secondo piano mai annunciata o disannunciata. In epoca di immagini, grande esempio di radio a colori. Stamane, di rientro e di nuovo con l'Fm affollata in macchina, un conduttore locale ci ha tenuto a farmi sapere quale fosse l'album di provenienza di Walking on the moon, ci ha tenuto ad erudirmi sull'anno di pubblicazione dell'album e non ha potuto fare a meno di citare la mitica casa di produzione londinese alla quale si deve tale pubblicazione. Che tristezza.
Prossimo commento, come se lo leggessi: "ma quella è la Rai, vuoi mettere i soldi per pagare i conduttori...!"
Se possiamo, evitiamo i commenti facili facili e guardiamo oltre: esisterà una sana via di mezzo fra il professionista nazionale ed il conduttore locale come quello che mi ha intristito stamane? Piuttosto che tenere aperto Wikipedia e leggere nozioni alla "Lascia o Raddoppia", non si può parlare di cosa succede intorno, magari facendolo raccontare direttamente dagli ascoltatori?
Per venire alle radio americane: se vogliamo sottolineare il fatto che le radio in USA siano delle aziende - ma perché, cosa dovrebbero essere? - non abbiamo bisogno di confronti a stelle e strisce per esprimere un concetto che qui abbiamo espresso già più volte. Se invece il confronto con le radio americane sta su un piano comunicativo non ci sto: in Italia abbiamo forse gli stessi gusti degli americani? Sordi e "Un americano a Roma" insegnano"; noi siamo passione e anima, suggestione e fantasia, perché dovremmo rinunciare ai maccaroni?


Inviato il :4/7/2014 0:04


Re: Non ascoltiamo i network radio
#31
maestro
maestro


Pienamente d'accordo con onair.
La radio locale si deve distinguere da quella nazionale per gli argomenti trattati ma mantenendo lo stesso approccio con l'ascoltatore.
Parlare di ciò che succede nella propria regione o località di copertura non ci vogliono redazioni costosissime ma basta saper navigare su Internet per Informarsi.
L'unico contatto che alcune radio locali hanno con l'ascoltatore è quello telefonico per richiedere una canzone. TRISTEZZA!!!
Che senso ha pagare uno speaker per annunciare e disannunciare una canzone senza informare o intrattenere?
Secondo voi in tempo di crisi e di restrizione economica non sono soldi mal spesi?

Inviato il :4/7/2014 9:43


Re: Non ascoltiamo i network radio
#32
Nobel
Nobel


Si potrebbe,si dovrebbe,bisognerebbe...Facile a dirsi.Non so a Cagliari,ma qui radio che pagano i conduttori non ghe ne se,se si esclude la mancia elargita in nero e con ritardi cronici.Per cui vorrei sapere per quale motivo si dovrebbe esigere la perfezione assoluta da una persona totalmente demotivata da un simile trattamento.Non la esige nemmeno l'editore,e ci mancherebbe altro.
Sfatiamo un altro mito:di regia nelle locali esiste solo quella "automatica",cioè il pc della messa in onda,per cui il conduttore durante la diretta fa in realtà altre mille cose che dovrebbero essere fatte da segretarie,assistenti,operatori di messa in onda e bla bla bla.Quando arriva ad aprire il microfono,non ha certo avuto il tempo di rilassarsi per pensare a cosa dire,come si vede nella "radiovisione" di RTL o Deejay,è già tanto se proferisce verbo dicendo ora,numero sms,prossimo disco.E se ha anche voglia di parlare di musica (con cognizione di causa),tanto di cappello.
E non è così adesso perchè "c'è crisi",il regista non esisteva neanche nelle regionali come mondoradio network:erano gli speakers a fare tutto da soli,ma almeno erano pagati regolarmente...Quindi ciò che avete sentito finchè era regionale,è merito loro.Diciamolo.

Inviato il :4/7/2014 19:26


Re: Non ascoltiamo i network radio
#33
Studente
Studente


E' vero, l'editore non esige alcuna perfezione, ma non perché non può pretenderla - vista la volontarietà della prestazione -, ma perché non ha la più pallida idea di cosa sia la radio. Non che la radio sia una ed una sola, intendiamoci, ma è comunque un'azienda e come tale ha bisogno di strategie, idee e innovazione per stare sul mercato. Se poi si tiene in considerazione che l'azienda radio è sensibilissima ai cambiamenti sociali e culturali, ne va da sé che non sia immaginabile occuparsene a mezzo servizio. In Sardegna l'editore - lo abbiamo già detto - ha l'hobby della radio come i suoi amici hanno quello della della raccolta di lumache, di asparagi in primavera e funghi in autunno. I suoi amici però, di ritorno con su cugnolu vuoto si interrogano sui motivi del loro insuccesso; il nostro eroe invece da la colpa alla crisi, o a qualsiasi altro evento nazional popolare allontani il dubbio lecito che aleggia intorno alla sua incapacità. I pochissimi che provengono dai mitici anni 80, e che magari allora campavano di radio, ancora pensano che si portino le spalline e gli orecchini di plastica gialla. Temo che si debba avviare una nuova discussione, questa porta sempre al solito punto: la radio - e quella locale non fa eccezione - è un mestiere.

Inviato il :4/7/2014 23:23


Re: Non ascoltiamo i network radio
#34
Nobel
Nobel


La cosa divertente è che il titolo di questa discussione invita a non ascoltare le radio nazionali e poi si distruggono anche le locali o ciò che ne resta...Un vero paradosso! Sì,sarà meglio cominciarne una nuova,di discussione...

Inviato il :5/7/2014 0:03


Re: Non ascoltiamo i network radio
#35
Studente
Studente


Non è questa discussione a distruggere le radio locali - sarde! -; lo sanno fare bene da sole con le loro mani.

Inviato il :5/7/2014 9:27


Re: Non ascoltiamo i network radio
#36
maestro
maestro


E' vero, l'editore non esige alcuna perfezione, ma non perché non può pretenderla - vista la volontarietà della prestazione -, ma perché non ha la più pallida idea di cosa sia la radio
------------------------------------------------------------------------------------------
commento questa frase:
se parliamo di radio sarde,quasi tutte sono dello stesso editore o della stessa societa fin dalla nascita,cioe quasi 30 anni e se ancora ci sono penso che l'idea di cosa sia la radio tutti bene o male lo sanno,e sono quelli che hanno avuto la caparbietà di superare fin dal 90 le varie leggi imposte dallo stato,facendo fronte all'arrivo dei network,la crisi,che purtroppo anche se di idee ne hai tante se i titolari di attività non vendono .la prima cosa che tolgono dalle spese è la pubblicità ai mezzi di comunicazione,e hai voglia tu di cambiare il palinsesto se i soldi non entrano.non è che le radio locali sono cosi come le sentiamo perche l'editore non ne ha voglia,non ha idee o deve portare la moglie al mare,è l'economia in generale a portare a lavorare in certi modi,se i soldi non entrano non si posssono pagare i dipendenti ,conduttori giornalisti ecc,quindi si fa quel che si puo.
voi direte,se non ce la fai chiudi.
infatti chi non c'e la fatta ha chiuso,gli altri vanno avanti,con quel che si puo fare,perche buttare 30 anni di lavoro sacrifici quant'altro dispiacerebbe a chiunque.
bisognerebbe provarlo almeno per un anno cosa vuol dire mandare avanti un attività in questo periodo,ma non parlo solo di radio ma di qualsiasi altro genere,perche parlare da fuori è troppo facile.
dice bene Gap-band:
Si potrebbe,si dovrebbe,bisognerebbe...

Inviato il :5/7/2014 18:08


Re: Non ascoltiamo i network radio
#37
Studente
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Arieccoci: levate ad un editore sardo la possibilità di dare la colpa a qualcuno o qualcosa, e come ultima spiaggia di piangersi addosso, e ve lo ritrovate muto; spiegategli cosa deve fare per superare il problema, e piuttosto che ascoltare diventerà sordo.
Del resto, se non adoperasse questa strategia metterebbe seriamente a repentaglio la possibilità di esibirsi in pubblico con il suo cavallo di battaglia: il piagnisteo.

Inviato il :6/7/2014 22:33


Re: Non ascoltiamo i network radio
#38
Primi passi
Primi passi


Con vero stupore approfitto per complimentarmi con chi mi ha preceduto, abbiamo un vero guru nel sistema radiofonico isolano è non ce ne siamo accorti!!!!
Mi chiedo se hai una vaga idea di cosa vuol dire avere una radio anche non grossa facciamo con due impianti
per non allargarci troppo, e facciamo i conti della serva;
Diciamo anche che questo elenco si confà ad una struttura non ancora operativa
Hai idea di quanto costi avere una S.r.l. col minimo sindacale dei dipendenti quindi 2....
Hai idea di quanto costi avere un commercialista e un consulente del lavoro.....
Hai idea di quanto costi pagare un affitto in città se non hai cose tue a disposizione....
Hai idea di quanto costi costruire due postazioni a norma con le leggi vigenti.....
Hai idea di quanto costi farti allacciare la corrente in zone montagnose fuori dal mondo.....
Hai idea di quanto costi fare due studi uno per la diretta e l'altro per editing e montaggio.....
Secondo te a chi dobbiamo dare la colpa? su che spalla dobbiamo piangere?
Hai idea di quanto costi!!!!!

Inviato il :7/7/2014 22:03


Re: Non ascoltiamo i network radio
#39
Studente
Studente


Sì. Ho idea.

Inviato il :7/7/2014 22:16


Re: Non ascoltiamo i network radio
#40
Studente
Studente


Chi fa radio con passione investe tempo e denaro.Dobbiamo sostenere le realtà locali.Molte sono ridotte all'osso per i motivi che conosciamo...La chiusa di una radio locale segna un punto negativo per tutti noi.

Inviato il :8/7/2014 17:08


Re: Non ascoltiamo i network radio
#41
Studente
Studente


Citazione:

onair ha scritto:
Sì. Ho idea.


sentiamo...se hai gia una radio,parlando cosi ti stai dando la zappa sui piedi,se la radio non cè l'hai mi dipiace ma non hai idea.

facci sapere anche il segreto per fare una radio come ti piacerebbe,poi chi è del mestiere ti risponderà in merito

Inviato il :8/7/2014 17:40


Re: Non ascoltiamo i network radio
#42
maestro
maestro


Leggendo tutte le ricette per fare radio in sardegna, la domanda che mi sono posto è questa:
ma chi glielo fa fare ad uno aprirsi una radio che: non può pagarsi l'impianto, che non può pagarsi un dipendente, che non può sperare in meglio nel domani per chi ha già la radio!
se non può fare niente di questo a cosa serve che uno speri di aprirla o di mantenersela solo per boccheggiare? Non credo che lo ordini il dottore che bisogna farla o tenersela per forza
e non parlatemi di pluralità di informazione..perchè il 90% delle radio sarde non fanno informazione propria!

Inviato il :8/7/2014 20:44


Re: Non ascoltiamo i network radio
#43
Studente
Studente


Citazione:

mixage ha scritto:
Leggendo tutte le ricette per fare radio in sardegna, la domanda che mi sono posto è questa:
ma chi glielo fa fare ad uno aprirsi una radio che: non può pagarsi l'impianto, che non può pagarsi un dipendente, che non può sperare in meglio nel domani per chi ha già la radio!
se non può fare niente di questo a cosa serve che uno speri di aprirla o di mantenersela solo per boccheggiare? Non credo che lo ordini il dottore che bisogna farla o tenersela per forza
e non parlatemi di pluralità di informazione..perchè il 90% delle radio sarde non fanno informazione propria!


poche radio da 30 anni a questa parte hanno cambiato proprieta,e chi aveva cominciato a fare radio tra gli anni 70 e 80 era solo per passione non certo per business,ora chi è rimasto credo che la passione sia restata, ed ecco che cosa glielo fa fare a continuare.poi che radio ascolti per dire che le radio sarde o almeno il 90 % non fanno informazione propria.diciamo che la percentuale potrebbe essere all'incontrario.

Inviato il :8/7/2014 21:43


Re: Non ascoltiamo i network radio
#44
Studente
Studente


...e torniamo al solito punto. La radio è un mestiere. Si continua a vantare la passione, che in tutte le attività lavorative non legate al giorno 27 dà una marcia in più, ma sono la professionalità e l'abnegazione a dare risultati. E la radio non fa eccezione.
Se ho l'onore di fare l'allevatore la mia sveglia suonerà alle 4 dal lunedì alla domenica; due volte al giorno dovrò mungere; subito dopo ogni mungitura dovrò lavorare o conferire il latte; all'inizio di tutte le primavere dovrò tosare... Dovrò mantenere sani rapporti commerciali e sociali, ben sapendo che per comprometterli mi basterebbe mettere sul mercato un formaggio diverso da quello che avevo offerto alla degustazione.
Se ci voglio campare la famiglia difficilmente mi improvviserò allevatore, perché difficilmente la passione per la vita bucolica metterà una pezza alla mia mancanza di professionalità. Altrettanto difficilmente il mio gregge potrebbe accontentarsi di una mia prestazione di lavoro occasionale. Il prezzo di mercato di un litro di latte alla produzione, la pressione fiscale, ed il costo dell'energia che mi serve a produrre, rappresentano un grave handicap per la mia professione; ma anche se sparissero con un puff! non mi conferirebbero le competenze che non ho.
Non fa una piega vero? Vale anche per l'editore.
Ho modo di mettere a confronto quotidianamente il modo di lavorare di 32 editori italiani - alcuni più grossi, altri davvero piccoli - e diversi editori sardi: il giorno e la notte.
Io tra poco vado in vacanza: per tre settimane avrò come unico impegno la difesa dell'uniformità della mia abbronzatura minata dal pericolo dell'antiestetico biancore dovuto alla bretellina del reggiseno; nemmeno uno dei 32 di cui sopra invece, si perderà l'estate lavorativa in radio. Loro fanno gli editori, io no.

Inviato il :9/7/2014 0:19


Re: Non ascoltiamo i network radio
#45
maestro
maestro


davvero gio2011? fammi un elenco di radio sarde che fanno informazione propria..che ovviamente non sia letta dall'unione sarda o nuova sardegna, o dal cnr, allora proverò a cambiare idea su queste radio jukebox!

Inviato il :9/7/2014 9:53


Re: Non ascoltiamo i network radio
#46
Nobel
Nobel


Citazione:

mixage ha scritto:
davvero gio2011? fammi un elenco di radio sarde che fanno informazione propria..che ovviamente non sia letta dall'unione sarda o nuova sardegna, o dal cnr, allora proverò a cambiare idea su queste radio jukebox!


Io ne posso fare due, anzi tre:

Radio Cuore Oristano che oltre al radio giornale fa tantissimi programmi dedicati all'informazione e attualità dedicata ad Oristano e dintorni;

Radio Studio 2000 ha una sua testata giornalistica e fa un ottimo radio giornale regionale, molto dettagliato (forse anche troppo);

Anche Radio Super Sound la domenica fa alcuni programmi con notizie e interviste sempre a livello locale.

Inviato il :9/7/2014 15:11
Ricezione TV: Serpeddì, Marmilla, Collinas, Badde Urbara (solo CH45) Mux perfettamente ricevibili CH 7 11 22 23 29 36 39 40 41 42 43 45 46 47 49 52 57; non stabili CH 26 27 28 32 38 44 50 55 56 59; Non ricevibili CH 9 21 25.


Re: Non ascoltiamo i network radio
#47
Studente
Studente


Citazione:

alex86or ha scritto:
Citazione:

mixage ha scritto:
davvero gio2011? fammi un elenco di radio sarde che fanno informazione propria..che ovviamente non sia letta dall'unione sarda o nuova sardegna, o dal cnr, allora proverò a cambiare idea su queste radio jukebox!


Io ne posso fare due, anzi tre:

Radio Cuore Oristano che oltre al radio giornale fa tantissimi programmi dedicati all'informazione e attualità dedicata ad Oristano e dintorni;

Radio Studio 2000 ha una sua testata giornalistica e fa un ottimo radio giornale regionale, molto dettagliato (forse anche troppo);

Anche Radio Super Sound la domenica fa alcuni programmi con notizie e interviste sempre a livello locale.

aggiungo:Radio macomer,radio barbagia

Inviato il :9/7/2014 17:04


Re: Non ascoltiamo i network radio
#48
maestro
maestro


Devo correggerti Gio2011 ma Radio Macomer Centrale non produce un radio giornale con notizie scritte di proprio pugno, ma legge le notizie de La Nuova Sardegna e L'unione Sarda.


Inviato il :10/7/2014 9:29


Re: Non ascoltiamo i network radio
#49
Studente
Studente


Citazione:

Christian ha scritto:
Devo correggerti Gio2011 ma Radio Macomer Centrale non produce un radio giornale con notizie scritte di proprio pugno, ma legge le notizie de La Nuova Sardegna e L'unione Sarda.


ok.mi hanno informato male.grazie mille

Inviato il :10/7/2014 12:56


Re: Non ascoltiamo i network radio
#50
Nobel
Nobel


A proposito di non ascoltare le nazionali,ecco i nuovi dati sugli ascolti del primo semestre 2014.Raffrontato allo stesso periodo di un anno fa,quasi tutte le emittenti hanno un calo,alcune molto vistoso.Il totale degli ascoltatori è addirittura crollato di quasi 2 milioni e mezzo...Ecco i risultati del continuo e insulso bla bla bla.
www.radiospeaker.it/blog/ascol ... e-2014-radio-monitor.html

Inviato il :24/7/2014 0:20


Re: Non ascoltiamo i network radio
#51
Nobel
Nobel


Citazione:

gap-band ha scritto:
A proposito di non ascoltare le nazionali,ecco i nuovi dati sugli ascolti del primo semestre 2014.Raffrontato allo stesso periodo di un anno fa,quasi tutte le emittenti hanno un calo,alcune molto vistoso.Il totale degli ascoltatori è addirittura crollato di quasi 2 milioni e mezzo...Ecco i risultati del continuo e insulso bla bla bla.
www.radiospeaker.it/blog/ascol ... e-2014-radio-monitor.html


Non ho mai capito come mai Dimensione Suono Roma in Sardegna riesce a fare più ascolti del bacino d'utenza dell'unica frequenza attiva! secondo me alcuni dati sono sparati a casaccio!

Inviato il :24/7/2014 1:07
Ricezione TV: Serpeddì, Marmilla, Collinas, Badde Urbara (solo CH45) Mux perfettamente ricevibili CH 7 11 22 23 29 36 39 40 41 42 43 45 46 47 49 52 57; non stabili CH 26 27 28 32 38 44 50 55 56 59; Non ricevibili CH 9 21 25.


Re: Non ascoltiamo i network radio
#52
Nobel
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Citazione:

alex86or ha scritto:

Non ho mai capito come mai Dimensione Suono Roma in Sardegna riesce a fare più ascolti del bacino d'utenza dell'unica frequenza attiva! secondo me alcuni dati sono sparati a casaccio!

Alcuni? Sarò io che non credo a tutte queste rilevazioni... E, in ogni caso, potrebbero dire che sono ascolti tramite internet o smartphone o satellite. Tutto è buono per giustificare qualche dato (quando è positivo)
E poi, in quanti sanno che esiste una RDS, una Dimensione Suono Roma (e anche una Dimensione Suono 2)? L'ascoltatore medio, che magari ascolta RDS, sente nominare un'altra delle 2 e pensa sia quella che ascolta lui. Mica tutti sono "malati" come noi

Comunque, per chi fosse interessato, i risultati in Sardegna:

Regionali - Giorno medio
LOVE FM OGNI CANZONE, UN'EMOZIONE *
RADIO IGLESIAS 10
RADIO ITALIA ANNI 60 8
RADIO SINTONY 65
RADIO STUDIO ONE 7
RADIOLINA 71


Regionali - Sette giorni
LOVE FM OGNI CANZONE, UN'EMOZIONE 3
RADIO IGLESIAS 59
RADIO ITALIA ANNI 60 66
RADIO SINTONY 266
RADIO STUDIO ONE 61
RADIOLINA 333

Nazionali - Giorno medio
M2O 45
R101 53
RADIO 105 211
RADIO 24 IL SOLE 24 ORE 23
RADIO CAPITAL 44
RADIO DEEJAY 96
RADIO ITALIA SOLOMUSICAITALIANA 173
RADIO KISS KISS 36
RADIO MARIA 54
RADIO PADANIA LIBERA 2
RADIO RADICALE 11
RAI RADIO 1 139
RAI RADIO 2 100
RAI RADIO 3 48
RDS 100% GRANDI SUCCESSI 190
RMC - RADIO MONTE CARLO 38
RTL 123
VIRGIN RADIO 50
RADIO SPORTIVA 17
LATTEMIELE 20
DIMENSIONE SUONO ROMA 3
RADIO MARGHERITA 31
RADIO RADIO 5

Inviato il :24/7/2014 10:13


Re: Non ascoltiamo i network radio
#53
Nobel
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Be',che i dati siano gonfiati mi pare evidente:se le prime 20 nazionali riescono a fare circa 48 milioni di ascolti,sommando anche le locali e soprattutto quelle non rilevate verrebbe fuori che in Italia siamo 70 milioni...
E' tutta autopromozione,in realtà gli unici dati credibili sono quelli del quarto d'ora medio,molto più realistico, sul quale si basano le pianificazioni delle campagne pubblicitarie.
Questo dato mi dice per esempio,che il mio ipotetico spot in onda su RTL può essere sentito da circa 600.000 persone.
Sulle locali:se i dati contassero qualcosa dalle nostre parti,sarebbero attive solo quelle rilevate,invece pare che la stragrande maggioranza riesca a campare senza aver mai fornito alcun dato d'ascolto ai clienti...

Inviato il :24/7/2014 14:08


Re: Non ascoltiamo i network radio
#54
Nobel
Nobel


I dati del quarto d'ora medio non li ho volutamente riportati perché a parte Radiolina e Sintony (con numeri comunque molto bassi) le altre non avevano ascolti...

Inviato il :24/7/2014 14:53


Re: Non ascoltiamo i network radio
#55
Studente
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Sabato mattina, parco acquatico del nord Sardegna:
arrivo e come di consueto le mie orecchie classificano immediatamente la fonte sonora: con mio grande stupore, e meraviglia mista a soddisfazione, dalle casse sistemate a dovere in tutta l'area del parco, sento che suona a palla una radio locale. Un moto d'orgoglio conferisce alla mia abbronzatura un tono di colore in più; sulla fiducia, senza ancora espormi al sole. Evvai! un imprenditore - sardo o no che sia - lega al suo gioiello di scivoli d'acqua, la suggestione sonora di una radio locale; magari tra poco sento lo spot del parco...
Musica, intervento, spot, notizie: nel giro di venti minuti ero in imbarazzo. Speravo che i non sardi di nazionalità italiana fossero così attratti dal divertimento in acqua da non lasciarsi influenzare negativamente da ciò che arrivava alle loro orecchie, e speravo che gli stranieri almeno non parlassero italiano e non cogliessero ciò che veniva detto. Arrossivo - senza che ancora la responsabilità fosse attribuibile ad eritema solare - come una diciottenne che al ballo delle debuttanti inciampa sulle proprie mutande che improvvisamente le cingono le caviglie.
Oddio... e se un turista riconoscendo in me l'elemento locale mi chiedesse di questa radio? Che figure! Potrei fingermi sordomuta... Potrei parlare un'altra lingua... Potrei epurare il mio italiano dall'accento sardo e negare la mia appartenenza al luogo...
Venti minuti di agonia e poi la resa. Dalla direzione decidono che a completare la sensazione di estate e divertimento, ad animare la giornata non potesse essere quella radio locale; repentino cambio di frequenza; sospiro di sollievo. RDS mi consente di rilassare i muscoli, allentare tensione ed imbarazzo e fare il primo bagno. Fino a sera ho temuto che si potesse ridare fiducia alla radiofonia locale, ma dalla direzione non ci sono stati ripensamenti.
Altra occasione persa.

Inviato il :24/7/2014 22:56


Re: Non ascoltiamo i network radio
#56
Nobel
Nobel



Sembri la protagonista di una situation-comedy.Dovresti scriverne una,ma tanto in Italia non le sanno fare...
Per pietà non ti chiederò di quale radio si trattasse,ma almeno dicci cosa ha detto il "dj della domenica",anzi,del sabato,da farti così sprofondare negli abissi della vergogna!

Inviato il :24/7/2014 23:30


Re: Non ascoltiamo i network radio
#57
Studente
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Se aggiungessi dettagli alla tela trasformerei il risultato impressionista in una composizione di scuola fiamminga.
Se avessi voluto lasciarti arrivare a frequenze, nomi e cognomi, non avrei menato il can per l'aia; non voglio puntare il dito contro editore o conduttore, voglio sottolineare l'ennesima situazione che ci rappresenta arretrati, improvvisati e incapaci di impegnarci seriamente in un'impresa.
Se ti dico che il conduttore/conduttrice alle 11 ha adoperato un minuto abbondante per informare il gentile pubblico su data e orario, che ne ha adoperato un altro per dettagliare la lista di frequenze della radio, che gli interventi erano presenti sia prima che dopo il cluster, che erano sgrammaticati e che non badavano alla lunghezza dell'intro, che è partito un jingle sbagliato, e che arrivati agli spot la voce era la stessa in onda e che gli slogan aziendali, scritti alla Carosello, erano declinati alla DJ giostra - uno con tanto di eco finale! -, capirai comunque il mio imbarazzo. Dimenticavo: uno dei pezzi scelti era uno sconosciuto D'Alessio d'annata, ancora in napoletano stretto.

Inviato il :25/7/2014 9:07


Re: Non ascoltiamo i network radio
#58
Nobel
Nobel


Mmh...Pensavo di aver capito a chi ti riferissi,ma questi ulteriori dettagli mi hanno depistato.Sarà che io il week-end mi trovo di solito fuori dal raggio di copertura delle emittenti locali della zona e mi perdo il meglio del peggio...

Inviato il :25/7/2014 19:17