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alex86or ha scritto:
Per me le tv nazionali dovrebbero andare tutte sul satellite e lasciare sul terrestre solo le emittenti locali che effettivamente danno un servizio (niente licenza ai canali di televendite e che non valorizzano il territorio) e servizi internet in mobilità.
In merito a questo punto, ho rivalutato la mia posizione tempo fa (ero stato l'unico a proporre qua tale referendum): credo che la miglior soluzione "di compromesso", per non penalizare l'ormai maggioranza di utenze DVB-T di seconda generazione (HD, ndr) ma nemmeno costringere ad un immediato acquisto di apparecchi di terza generazione (DVB-T2 e/o HEVC), possa essere la progressiva migrazione all'MPEG-4 dei canali in SD, ma con un calendario ben preciso: prima i canali tematici (per incentivare le ormai residue utenze DVB-T di prima generazione, ovvero MPEG-2), poi progressivamente i canali generalisti, nazionali o locali che siano.
E' un'ipotesi da tenere seriamente in considerazione, vista la prossima destinazione d'uso della banda 700 MHz ai servizi dati in mobilità di quinta generazione, e il necessario tetto massimo di 3 mux nazionali per gli operatori titolari di più di una concessione (Rai, Mediaset, Persidera) e conseguente accordo compensativo di natura economica (sconto sulle concessioni residue per un congruo periodo di tempo, ndr) per la dismissione anticipata (poco prima del 2022) dei mux eccedenti le cui concessioni scadrebbero nel 2032, ergo 10 anni dopo la dismissione della banda 700 MHz prevista per il 2022.