Clicca qui per uscire dall'archivio

Stai navigando sul vecchio forum ormai archiviato e disponibile solo per lettura

Visita il nostro nuovo sito!
SardegnaHertz






Radio Press in crisi
#1
Studente
Studente


salve a tutti, è da un pò che non scrivo ma vi seguo lo stesso..

Da ascoltatore affezionato di Radio Press (anche se non da molto) volevo segnalare la (non nuova a dire il vero) situazione di crisi finanziaria di una delle radio più attive e dai contenuti di alta qualità sia dal punto di vista giornalistico che culturale, Radio Press.
Oggi per esempio il suo programma più seguito, "Buongiorno Cagliari" non è andato in onda perchè i conduttori, Vito Biolchini e Elio Turno Arthemalle, hanno deciso di fermarsi in attesa che la situazione migliori. Già...ma come?

Questo quanto scritto dalla neodirettrice Paola Pilia che ho trovato su facebook.

"Gentili ascoltatori,
come sapete la radio vive un momento di grande difficoltà economica. Vito ed Elio hanno deciso di fermarsi in attesa che la situazione migliori, noi redazione, tecnici e programmisti decideremo cosa fare nei prossimi giorni. Speriamo davvero di potere continuare a lavorare serenamente tutti insieme e che Buongiorno Cagliari riprenda al più presto. Come potrete immaginare la mancata comunicazione nel sito è legata alla particolare delicatezza della situazione.
Scusate per il disagio e grazie a tutti per l'interessamento
paola"

Speriamo le attività della radio non si fermino perchè merita molto.
Tra l'altro ha la pagina Facebook più seguita in Sardegna tra radio e testate giornalistiche.


Inviato il :12/3/2012 16:44


Re: Radio Press in crisi
#2
maestro
maestro


Un vero peccato, perchè è una delle poche radio "intelligenti" che abbiamo in sardegna! ma una domanda sorge spontanea...come potrebbe migliorare la situazione quando si abbandona la nave che affonda?
se è per una questione economica..non è questo il modo di aiutare la baracca! comunque in bocca al lupo a radio press!

Inviato il :12/3/2012 17:31


Re: Radio Press in crisi
#3
Studente
Studente


in effetti privare la radio dell'introito pubblicitario del programma di punta non aiuta molto, certo se sono mesi che non prendono soldi le cose si spiegano benissimo....e hanno pure ragione...

Inviato il :12/3/2012 21:51


Re: Radio Press in crisi
#4
Studente
Studente


Esplode la crisi a Radio Press: interrotta “Buongiorno Cagliari”14/03/2012 01:35
La crisi dell’informazione a Cagliari continua: anche Radio Press vive in queste ore momenti di grande difficoltà economica. Su Facebook oggi fioccano le manifestazioni di solidarietà per i ragazzi dell’emittente nata nel 1995, la prima radio dedicata all’informazione a Cagliari. La popolare trasmissione “Buongiorno Cagliari” condotta da Vito Biolchini e Elio Arthemalle non va in onda da ieri, la crisi però era già cominciata alla fine dello scorso anno quando lo stesso Vito Biolchini, voce storica della radio, si era dimesso da direttore passando il testimone a Paola Pilia. Il nuovo editore Manunta al momento del suo insediamento aveva invece sostituito senza troppi convenevoli Angelo Porru, primo direttore della radio. La prima gestione non ebbe grandi risultati, poi invece sotto la guida di Biolchini ci fu la grande ripresa con ascolti enormi per i notiziari e la trasmissione del mattino, che riceveva tantissimi sms dagli ascoltatori. In queste ore sul social network a Cagliari gira questo messaggio diffuso dalla redazione: “”Gentili ascoltatori, come sapete la radio vive un momento di grande difficoltà economica. Vito ed Elio hanno deciso di fermarsi in attesa che la situazione migliori, noi redazione, tecnici e programmisti decideremo cosa fare nei prossimi giorni. Speriamo davvero di potere continuare a lavorare serenamente tutti insieme e che Buongiorno Cagliari riprenda al più presto. Come potrete immaginare la mancata comunicazione nel sito è legata alla particolare delicatezza della situazione. Scusate per il disagio e grazie a tutti per l’interessamento”. Al centro della crisi ci sarebbero mancanza di finanziamenti e stipendi in ritardo. Dopo la chiusura di Epolis e Sardegna 24, l’informazione a Cagliari rischia di perdere dunque un altro tassello importante. Ai ragazzi di Radio Press va tutta la solidarietà e l’incoraggiamento della redazione di Casteddu Online. Perchè una voce importante non si spenga. M.B.
https://www.castedduonline.it/cronaca/ ... buongiorno-cagliari/12573

Inviato il :14/3/2012 17:01


Re: Radio Press in crisi
#5
Guru
Guru


Brutta storia .... già vista in altre realtà.... Spero in una soluzione rapida della crisi.
Bye

Inviato il :15/3/2012 1:03


Re: Radio Press in crisi
#6
Nobel
Nobel


potrebbero cedere i 93.5 da serpeddi, visto che in provincia praticamente nn hanno audience.......

Inviato il :15/3/2012 9:16


Re: Radio Press in crisi
#7
Studente
Studente


dici che non abbiano audience? come fai a dirlo? pensi al ascoltino solo nell'hinterland?

Inviato il :15/3/2012 13:30


Re: Radio Press in crisi
#8
Nobel
Nobel


beh, visto che parlano solo di cagliari ed interlande ............ nulla da dire per carita, ma vista la situazione forse................

Inviato il :15/3/2012 16:43


Re: Radio Press in crisi
#9
Nobel
Nobel


Beh a dire la verità diciamolo chiaro, Radio Press in provincia di Cagliari non fa grandi ascolti, io per lo meno sento tutti che ascoltano altre radio e mai Press, probabilmente a Cagliari città sarà senz'altro più seguita.
La 93.500 in caso di chiusura della radio e (probabile cessione) andrebbe quasi sicuramente ad un network nazionale, non dimentichiamo che stiamo parlando di una frequenza importantissima su Serpeddì, poi le uniche radio che possono ancora investire ed hanno più disponibilità economiche sono sempre le nazionali (anche se la crisi c'è per tutti), molto più difficile che la frequenza la compri una radio locale che di certo non naviga nell'oro,una frequenza su quella postazione costa minimo 400.000 euro.
Staremo a vedere cosa succederà...inutile che vi scriva quale radio nazionale mi piacerebbe tantissimo accendesse su Serpeddì perchè la risposta la conoscete tutti. Auguri comunque ad una realtà isolana ed originale quale è Radio Press.

Inviato il :15/3/2012 20:12


Re: Radio Press in crisi
#10
Primi passi
Primi passi


Non è solo Buongiorno Cagliari ad essersi fermata.
Già Notte Dolenti e Zona D'ombra si son fermate a seguito della decisione del Direttore di lasciare la testata.
La situazione è delicata ma non meno di altre centinaia di Aziende in altrettanti settori produttivi isolani.
In Italia ed in particolar modo in Sardegna, le attività che sostengono l'intero indotto sono oramai in ginocchio da tempo e diverse saranno condannate a morte dal patibolo di Equitalia.
Non è il caso di Press (spero) però la regola è sempre la stessa, se non entra moneta e pure sonante è chiaro che l'Editore si ritrovi in difficoltà, forse ora però è un po tardi per attivarsi e risolvere. Affidarsi totalmente ai fondi pubblici è una azzardata scelta, si sa come vengono erogati i finanziamenti alla cultura ed all'editoria nella nostra Regione.
In bocca al lupo "Pressiani".

Inviato il :15/3/2012 21:00


Re: Radio Press in crisi
#11
Studente
Studente


Penso che ad oggi quasi o tutte le emittenti non se la stiano passando così bene, il mercato pubblicitario è completamente crollato, i costi di gestione di un emittente sono diventati insostenibili, ho sentito che molte radio sono state costrette ad abbassare il costo dei passaggi pubblicitari per mantenere i rapporti con i clienti, altre hanno perso più del 50% dei clienti, specialmente quelli storici.

Tenere ON-AIR un ponte da Serpeddì in questo periodo di forte crisi economicamente è un peso non di poco conto. In quasi 15 anni quante emittenti locali hanno chiuso e quante ancora sono destinate a chiudere?; un cambio di proprietà è una cosa molto rara, ci sono i grandi gruppi editoriali alle porte che aspettano di acquistare nuove frequenze per potenziare il proprio bacino o far sbarcare nuovi circuiti radiofonici non generalisti.

Inviato il :16/3/2012 15:37


Re: Radio Press in crisi
#12
Nobel
Nobel


E' la raltà i piccoli e deboli chiudono, i giganti sopravvivono!

Inviato il :17/3/2012 13:11


Re: Radio Press in crisi
#13
Studente
Studente


Oltre che la crisi a mio avviso, penso che i grandi gruppi editoriali stiano pensando a riordinare proprio settore delle telecomunicazioni sulla base di un sistema meno generalista e più mirato. Basta sentire quante nuove Radio improntate sul carattere tematico stanno nascendo, Radio che trattano rigorosamente solo SPORT,NOTIZIARI,POLITICA,RELIGIONE,oppure solo ed esclusivamente un genere musicale; ROCK,ITALIANA,CLASSIC. Non è sicuramente un metodo innovativo anzi, si rifà al concetto delle radio Americane e delle Radio Web, per l'Italia è sicuramente un qualcosa di diverso a cui non siamo abituati, ma credo che il futuro dell'emittenza radiofonica in Italia sarà questo.

Inviato il :17/3/2012 16:23


Re: Radio Press in crisi
#14
maestro
maestro


Io non credo invece che il futuro sia il Tematico basta vedere cosa è successo con la TV e l'avvento del digitale terrestre. I canali di maggior successo non sono quelli tematici ma sempre quelli generalisti.
I canali tematici hanno bisogno di un canone per essere sostenuti mentre i generalisti vanno avanti con la sola pubblicità.

Credo che la stessa cosa valga per le radio perchè l'editore deve acchiappare più gente possibile e con il tematico ne scontenti molta. Infatti i numeri di Virgin e Radio Italia non più piccoli delle radio generaliste.

Inviato il :19/3/2012 9:29


Re: Radio Press in crisi
#15
Nobel
Nobel


Quali numeri? E quali dati di ascolto? Audiradio?
Sappiamo tutti com'è finita.
La verità è che essendo tutte uguali o quasi,
le radio si suddividono equamente gli ascoltatori,
poi ogni radio può dire di essere la prima in ascolti,
tanto in assenza di rilevamenti (o peggio,per come venivano fatti),
chi può smentire?
Le radio che mirano ad un target hanno una maggiore fidelizzazione
dell'ascoltatore perchè c'è un minor rischio che cambi stazione
al cambiare di genere musicale,tipico delle radio minestrone.
Quindi,ai fini della pianificazione pubblicitaria,
anche SE avessero meno ascolti,ed è attualmente indimostrabile,
risultano comunque più appetibili delle altre.


Inviato il :19/3/2012 19:26


Re: Radio Press in crisi
#16
Webmaster
Webmaster


Tornando in tema, da oggi tutta la normale programmazione di Radio Press è sospesa. Stanno trasmettendo solo brani musicali.

Inviato il :19/3/2012 19:43
skype: cristian.puddu


Re: Radio Press in crisi
#17
Nobel
Nobel


SPERIAMO RIPRENDANO PRESTO LA NORMALE PROGRAMMAZIONE, ANCHE SE PER FARLO OCCORRONO PARECCHI EUROOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!

Inviato il :20/3/2012 13:03


Re: Radio Press in crisi
#18
Nobel
Nobel


Certo che fa uno strano effetto sentire solo musica no stop su Radio Press!

Inviato il :21/3/2012 19:30


Re: Radio Press in crisi
#19
Studente
Studente


che tristezza! Era l'unica radio sarda che valeva la pena seguire! Grandissima qualità, ottimi giornalisti e collaboratori giovani che, ora si è scoperto, non vedevano un euro da mesi.....
Vito ed Elio torneranno sicuramente con Buongiorno Cagliari ma mai più su radio Press, in rotta totale con l'editore Alessandro Manunta.
Vedi blog di Vito https://vitobiolchini.wordpress.com/20 ... iegazione-e-una-promessa/

Inviato il :21/3/2012 22:51


Re: Radio Press in crisi
#20
Nobel
Nobel


manunta vendi tutto se hai debiti!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Inviato il :22/3/2012 19:33


Re: Radio Press in crisi
#21
Studente
Studente


sono trapelate voci attendibili di una prossima ripresa di Buongiorno Cagliari....su un'altra radio OVVIAMENTE...

Inviato il :25/3/2012 20:01


Re: Radio Press in crisi
#22
Nobel
Nobel


Si su Radio Sintony!

Inviato il :26/3/2012 23:06


Re: Radio Press in crisi
#23
Guru
Guru


Davvero su Sintony? Gran bel salto, da radio locale seguita per lo più nella sola Cagliari, ad una delle due più importanti emittenti regionali.

Inviato il :27/3/2012 17:30
Deejay Raf


Re: Radio Press in crisi
#24
maestro
maestro


se fosse confermato di certo non potrebbe essere lo stesso programma, visto che a radio press era localizzato per cagliari città, trasmettendo per una radio regionale non credo che agli ascoltatori di nuoro sassari oristano iglesias ecc ecc ecc possano interessare molto i problemi di cagliari, sicuramente ne faranno di questo programma di un respiro più ampio di interesse generale.

Inviato il :27/3/2012 18:11


Re: Radio Press in crisi
#25
maestro
maestro


concordo con Mixage.

Oltre ai problemi cittadini di Caglair a un Sassarese, Nuorese, ecc poco faranno ridere le battute in Cagliaritano. Cmq staremo a sentire :)

Inviato il :28/3/2012 11:53


Re: Radio Press in crisi
#26
Studente
Studente


Le voci di cui parlavo non hanno mai parlato di Sintony...
cmq ben venga... ;)

Inviato il :28/3/2012 22:16


Re: Radio Press in crisi
#27
Studente
Studente


pare che lunedì Buongiorno Cagliari si trasferisca su Radio Master Infochannel radio sugli 89,60

Inviato il :30/3/2012 11:17


Re: Radio Press in crisi
#28
Nobel
Nobel


in pratica copriranno cagliari ed interland, visto che gli 89.6 arrivano male in provincia, e in particolar modo a san gavino disturbati come sono dagli 89.800 di radio sardinia

Inviato il :30/3/2012 11:41


Re: Radio Press in crisi
#29
Nobel
Nobel


E verso iglesias e' disturbata da radio su preri maristella...89.6 da carlufurt..:(

Inviato il :30/3/2012 12:26
www.sardegnahertz.it
Postazioni-serpeddi'-campuspina-san michele


Re: Radio Press in crisi
#30
Studente
Studente


meglio o peggio di Radio Press?

Inviato il :30/3/2012 12:53


Re: Radio Press in crisi
#31
Nobel
Nobel


FORSE PEGGIO IN TERMINI DI RICEZIONE-COPERTURA, MEGLIO COME TARGET RAGGIUNTO

Inviato il :1/4/2012 17:52


Re: Radio Press in crisi
#32
Studente
Studente


Da mercoledì 4 Aprile riparte sugli 89.6 mhz di Radio Master la trasmissione Buongiorno Cagliari, con Vito Biolchini ed Elio Turno Arthemalle. Appuntamento dal lunedì al venerdì in diretta dalle 8 alle 10 e in replica a partire dalle 13. "Buongiorno Cagliari" è anche in streaming dal sito www.infochanneltv.com
Mandate i vostri sms al 340-2714702.

https://tg24.infochanneltv.com/index.p ... ask=play&id=121&Itemid=29

https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=wigWmXIK-II

Inviato il :3/4/2012 23:13


Re: Radio Press in crisi
#33
Webmaster
Webmaster


Per quanto riguarda l'argomento "Buongiorno Cagliari" proseguite solo sulla discussione di questo link https://www.sardegnahertz.it/html/modu ... t_id=24622#forumpost24622
Grazie!

Inviato il :4/4/2012 13:53
skype: cristian.puddu


Re: Radio Press in crisi
#34
Studente
Studente


da lunedì riprendono le trasmissioni di Radio Press!


Torniamo in onda! Lunedì maratona di 12 ore in diretta. Ecco l’elenco degli ospiti
Sarà una maratona di 12 ore a segnare la ripresa delle trasmissioni di Radio Press. Ripartiamo lunedì 16 aprile e resteremo in onda dalle 8 alle 20 per dire che ci siamo. Che continuiamo a lavorare per risolvere le difficoltà, ma che intanto torniamo.

Microfoni aperti per dodici ore, alla conduzione si alterneranno i giornalisti e i programmisti della radio. Vi racconteremo le novità del palinsesto e vi faremo ascoltare le voci e la musica dei tanti amici che verranno a trovarci.

E aspettiamo anche voi, che ci avete sostenuto con affetto in questo momento difficile: potete scriverci al 340.0644033, chiamarci in diretta al numero 070.659587 oppure passare a salutarci in via Barone Rossi, 27. Vi aspettiamo!

Hanno già aderito:
il sindaco Massimo Zedda,
Francesco Birocchi,
Filippo Peretti,
Michela Murgia,
i Tazenda,
Giovanni Maria Bellu,
Jacopo Cullin,
i Ratapignata,
Flavio Soriga,
Giacomo Mameli,
Michele Fioraso,
Rita Atzeri,
Sulaiman Hijazi,
Matteo Murgia,
l’Armeria dei briganti,
i Balentia,
Antonio Moro,
Giovanni Runchina,
Ornella Demuru,
Franciscu Sedda,
Tonino Murru,
Elena Pau,
Lucia Fodde,
la Contrabbanda,
i PlotZ.
https://www.radiopress.it/2012/04/torn ... a-maratona-di-12-oretris/

Inviato il :13/4/2012 14:14


Re: Radio Press in crisi
#35
Studente
Studente


Ieri sera il link di Radio Press da Via Barone Rossi a Serpeddi zoppicava, ma sembrerebbe diventato un link digitale e non piu' analogico, si sentiva chiaramente sui 93.5 che perdeva dati, e oggi e' muta. Mentre alla 88.7 che e' successo? ceduta o guasta? Mi pare sia andata giu' il giorno del forte vento circa 10gg fa

Inviato il :17/4/2012 11:44


Re: Radio Press in crisi
#36
Nobel
Nobel


88.7 ancora spenta .

Inviato il :17/4/2012 12:49


Re: Radio Press in crisi
#37
Dottore
Dottore


Da qualche giorno sono stati riaccesi gli 88,7, anche se a debole potenza, e sono ripresi i notiziari

Inviato il :2/6/2012 16:41


Re: Radio Press in crisi
#38
Nobel
Nobel


da stasera sono spenti i 93.500 di press da serpeddi..........

Inviato il :16/9/2012 18:56


Re: Radio Press in crisi
#39
Webmaster
Webmaster


Citazione:

satellite ha scritto:
da stasera sono spenti i 93.500 di press da serpeddi..........


Impianto riattivato.

Inviato il :17/9/2012 13:22


Re: Radio Press in crisi
#40
Nobel
Nobel


spero solo che press resti accesa, anche se è logico che devono avere i quattrini necessari per continuare l'attività.

Inviato il :19/9/2012 8:34


Re: Radio Press in crisi
#41
maestro
maestro


sarebbe un peccato..anche perche'hanno molti ascolti nel web....

Inviato il :28/9/2012 22:50


Re: Radio Press in crisi
#42
Nobel
Nobel


mi sono sempre chiesto perchè mai, hanno venduto la frequenza di cagliari città e non quella su serpeddi............mah........

Inviato il :29/9/2012 13:44


Re: Radio Press in crisi
#43
Nobel
Nobel


Forse perchè quella su Serpeddì vale molto di più e riesce a coprire una zona molto più vasta di quella degli 88.7 da Palazzo Griffa. A Cagliari a parte qualche zona tipo via Roma e alcune zone del centro, la 93.500 arriva bene. In ogni caso Radio press rimane ancora una radio molto trascurata, ancora oggi, a mesi dalla cessione degli 88.700 a Radio Igliesias, compare sull'rds la frequenza 88.7...ma quando mai????

Inviato il :2/10/2012 13:01


Re: Radio Press in crisi
#44
Nobel
Nobel


ieri ed oggi, press era in portante muta.

Inviato il :20/11/2012 17:08


Re: Radio Press in crisi
#45
Nobel
Nobel


...Sicuramente non esiterebbero a vendere anche i 93.5... Il problema è che i prezzi saranno certamente esorbitanti per un piccolo/medio editore (locale o non), poi a Cagliari e provincia i networks ci sono tutti e chi non è sul Serpeddì (tipo Virgin o Radio 24) hanno altre postazioni che comunque garantiscono una copertura discreta...

Inviato il :21/11/2012 17:29


Re: Radio Press in crisi
#46
Nobel
Nobel


A me Virgin Radio non piace per nulla,comunque sia su Serpeddì manca una frequenza per questa radio, non capisco perchè se ci sono frequenze in vendita l'editore di Virgin non compri, va beh che forse tiene maggiormente a 105 ed RMC1. Ragazzi Serpeddì è sempre Serpeddì, una frequenza lassù fa davvero la differenza eccome!

Inviato il :21/11/2012 20:56


Re: Radio Press in crisi
#47
Nobel
Nobel


Forse perchè Virgin è la pecora nera di Finelco come lo è m2o per Elemedia... Cioè non portano ascolti ed introiti sufficienti a spingere gli editori ad acquisti folli!!!

Inviato il :21/11/2012 21:53


Re: Radio Press in crisi
#48
Guru
Guru


Citazione:

Ventosa ha scritto:
Forse perchè Virgin è la pecora nera di Finelco come lo è m2o per Elemedia... Cioè non portano ascolti ed introiti sufficienti a spingere gli editori ad acquisti folli!!!


attenzione questo secondo le vecchie stime audiradio. Se avete letto gli articoli su radio monitor, che ha sconvolto gli ascolti in Italia, scoprirete che Finelco e Elemedia hanno avuto una bellissima sorpresa. Tipo si è scoperto che Virgin e M2O si sono trasformate da pecore nere a mucche da latte: M2O addirittura fa piu ascolti di Capital!

Inviato il :22/11/2012 10:10


Re: Radio Press in crisi
#49
Nobel
Nobel


Clamorosamente OT ma che tristezza sapere che 105 fa più ascolti di Virgin o M20 di Capital... Ma ormai ho gusti da vecchio

Inviato il :22/11/2012 12:09


Re: Radio Press in crisi
#50
Nobel
Nobel


Si Marcolino, ma anche per i network oggi non è più il tempo d'oro per acquistare frequenze... Tanto che si cerca sempre di scambiare doppioni o trattare con i Padani...

Inviato il :26/11/2012 2:54


Re: Radio Press in crisi
#51
Nobel
Nobel


Da mercoledì 30 aprile, press e in portante muta........

Inviato il :5/5/2013 21:32


Re: Radio Press in crisi
#52
Nobel
Nobel


https://www.radiopress.it/

Quando una radio in FM resta muta tanti giorni e pure il sito sparisce...
L'esperienza m'insegna che o c'è un cambio di gestione in atto o una chiusura :/

Staremo a sentire...

Inviato il :14/5/2013 3:24


Re: Radio Press in crisi
#53
Nobel
Nobel


dalle ore 14:00 press è di nuovo in onda, anche se l'audio è piuttosto discontinuo, con picchi di volume alto o basso, fischi fissi in sottofondo e segnale del ripetitore piuttosto instabile.

staremo a sentire come evolve la situazione.

avete notizie ulteriori dal signor press??

Inviato il :24/5/2013 17:54


Re: Radio Press in crisi
#54
Nobel
Nobel


Dalle 12 di oggi di nuovo silenzio......

Inviato il :25/5/2013 13:05


Re: Radio Press in crisi
#55
Nobel
Nobel


E cosa c'è d'aggiungere... Sommate crisi a debiti, dipendenti licenziati/cacciati in tronco, problemi tecnici e lato commerciale trascurati da sempre... E la formula che ne esce è una sola, cioè un prodotto che non può stare in piedi in eterno, perchè le radio sono aziende con più doveri che diritti tipo avere minimo 2 dipendenti per legge, chiudere ogni anno i conti in positivo ecc... Se manza uno di questi fattori puoi andare avanti a riscio e pericolo, ma vedendo come vanno oggi le cose c'è poco da sperre quando i conti iniziano ad andare in rosso...
Siamo lo stato più tartassato di tasse d'Europa e rischiamo di fare la fine della Grecia... Sperare in una risalita è sempre una bella cosa a livello morale, ma in termini economici oggi può fare molto male al portafogli...
Personalmente, anche se facessi 6 all'Enalotto non investirei più in frequenze qui in Sardegna o per continuare a mantenere un progetto aiendale con i conti in rosso (piuttosto venderei per dedicarmi ad altro in altre aree più produttive)...
poi dai... Troppo care le frequenze qui in Sardegna in proporzione ai potenziali rientri ed il numero d'abitanti... 150mila Euro per una frequenza su Griffa o 250mila per Serpeddì (e coprire sui 500mila Abitanti scarsi), oggi sono un furto... Non rientrerebbero mai!!!
Considerate che 2 milioni di Euro mi comprerei una frequenza discreta su aree come Milano, che da sola fa 3 volte gli abitanti di tutta l'isola...

Inviato il :28/5/2013 2:28


Re: Radio Press in crisi
#56
Nobel
Nobel


sempre che non arrivi lo sceicco di turno :) :)

a parte gli scherzi, per press, se non arrivano soldi, prevedo una chiusura con annessa vendita della frequenza, se poi vengo semntito, tanto meglio :) :)

Inviato il :28/5/2013 8:37


Re: Radio Press in crisi
#57
Nobel
Nobel


Press praticamente è come se fosse già chiusa purtroppo (visto che non sta trasmettendo ormai dal 30 Aprile)...
Vendere ok, sarebbe una soluzione per consentire all'editore di ricavarci qualcosa ma sottolineo quanto scritto nel mio precedente post...
Oggi a chi pensate possa interessare una frequenza su Cagliari, in momenti di crisi come quella in cui versa tutta l'Italia ma soprattutto la Sardegna e per di più a cifre folli paragonate a frequenze d'altre zone d'Italia meno disastrate economicamente e più popolate???
Pensate veramente che a Virgin e/o Radio 24 possa fregargliene qualcosa di avere Virgin su Serpeddì, spendendo pacchi di soldi per farsi sentire da 400-500mila anime da una zona che non gli porterebbe rientri, avendo già copertura bene o male su Cagliari ed honterland che già coprono gran parte di tale popolazione???
Secondo me NO... Ammeno che non siano degli spendaccioni cronici!!!

Inviato il :29/5/2013 3:19


Re: Radio Press in crisi
#58
Nobel
Nobel


piccolo ot: virgin ha ben 2 frequenze che fanno sia cagliari che provincia, i 105.4 e 90.3, quest'ultima, era fortissima anche negli anni 80 quando c'era radio villacidro.. e lo è tuttora , tanto che io la ricevo benissimo in zona porto.
stesso discorso per radio 24, che piu che cagliari, dove ha una fx su capoterra piuttosto forte, dovrebbe pensare a coprire oristano e nuoro, città completamente scoperte.

concludendo, ventosa ha perfettamente ragione, quando dice che di una fx su serpeddi queste 2 radio non se ne fanno un ficco secco )))))

Inviato il :29/5/2013 8:49


Re: Radio Press in crisi
#59
Nobel
Nobel


Magari è la volta che R.C.N. potra' finalmente avere una sua VERA frequenza da cui trasmettere nel campidano e oltre...ma anche Supersound da lassu' arriverebbe anche da noi nel sulcis.... Anche se credo che Radio iglesias avendo gia' avuto la sua 88.7 potrebbe acquisire anche la 93.5 e salire sul serpeddi'

Inviato il :30/5/2013 20:03
www.sardegnahertz.it
Postazioni-serpeddi'-campuspina-san michele


Re: Radio Press in crisi
#60
Nobel
Nobel


Walek servono gli Euro ed una probabilità di rientro dei soldi spesi prima di fare simili passi, non credi???
Non basta la fantasia...

Inviato il :31/5/2013 0:15


Re: Radio Press in crisi
#61
Nobel
Nobel


Le mie prime 2 risposte erano fantasiose..sulla terza credo di aver centrato almeno per il 99%..;)

Inviato il :31/5/2013 8:54
www.sardegnahertz.it
Postazioni-serpeddi'-campuspina-san michele


Re: Radio Press in crisi
#62
Webmaster
Webmaster


In data 30 maggio, il tribunale di Cagliari ha dichiarato il fallimento della Deltamedia srl, editrice dell’emittente cagliaritana Radio Press.
L’Associazione della stampa sarda, ha dichiarato: “piena solidarietà ai colleghi coinvolti, denuncia ancora una volta lo stato di crisi dell'emittenza privata in Sardegna. E' un settore che attraversa una congiuntura negativa straordinaria che rischia di avere conseguenze devastanti sull'occupazione, con la conseguente pesante riduzione degli spazi dell'informazione locale. Il fallimento di Radio Press, in particolare, crea un vuoto informativo. L'emittente si era segnalata, infatti, per una proposta di format innovativi e per un impegno non comune. Oltre alle edizioni quotidiane del radiogiornale si ricordano le 'dirette' su eventi straordinari per la città di Cagliari e per la Regione, le trasmissioni in sardo, i programmi a più voci con la Corsica, il programma del mattino 'Buongiorno Cagliari', il cui successo continua in un'altra emittente”.

https://www.sardegnahertz.it/html/modu ... ento-per-Radio-Press.html

potete verificare la procedura su https://www.fallimenticagliari.com/

Inviato il :31/5/2013 21:16
skype: cristian.puddu


Re: Radio Press in crisi
#63
Dottore
Dottore


ma ora la 93.5??? In onda sento piratoni!

Inviato il :1/6/2013 1:32
Radio Fusion dal 2002 La Prima web Radio In Italia!
www.radiofusion.it


Re: Radio Press in crisi
#64
Nobel
Nobel


Quando ne parlavo io, non ci credeva nessuno e tutti fantasticavano in una ripresa... Ora quanto dicevo è purtroppo un dato di fatto...
Mi spiace apparire spesso come il pessimista di turno, ma quando parlo/scrivo riguardo qualcosa è perchè sono a conoscenza dei fatti... Addio radio press :(

Per Matteo: è da 3-4 giorni che qualcuno si cimenta a mettere musica no stop in mono senza jingle e senza RDS sui 93.5... Forse sii sa anche chi è ma non faccio nomi...

Inviato il :1/6/2013 2:23


Re: Radio Press in crisi
#65
Nobel
Nobel


penso che la 93.5 sia stata ceduta a qualche soggetto non meglio identificato, pensavo fosse ancora press, ma evidentemente nn è cosi....

@ventosa: è da 8 giorni e non 4 che trasmettono le stesse canzoni a rotazione, quasi per inerzia

Inviato il :1/6/2013 10:33


Re: Radio Press in crisi
#66
Nobel
Nobel


chiedo scusa in anticipo per invadenza forum: posso chiedervi come funziona la faccenda delle frequenze oggetto di fallimento?? possono essere cedute' e se si, come funziona ???

Inviato il :1/6/2013 15:32


Re: Radio Press in crisi
#67
Primi passi
Primi passi


Radio Press è fallita. È solo l’ennesima Radio locale, l’ultima di una lunga lista, che ha dovuto chiudere i battenti. Non che mi piacesse particolarmente, e sorvolo sui motivi, ma sicuramente ha avuto il grande merito di fare informazione locale, dare voce a tante realtà che faticano a trovare spazi nei vari organi di stampa, coinvolgere tante persone, e fare formazione.
Radio Press ha avuto un certo successo in città, soprattutto in certi ambienti, eppure non ce l’ha fatta. Perché?
Proverò a spiegare un paio di cose che forse in pochi conoscono.
Un tempo era facile fare radio, sia sul piano tecnico che su quello fiscale. Bastavano un po’ di dischi da casa e dagli amici e qualche matto che si mettesse a dire quattro scemenze dietro a un microfono, fare scherzi telefonici, o prendere dediche e richieste musicali e la radio era fatta. Poi tutto è cambiato. Dall’assegnazione delle frequenze in poi, senza entrare nei particolari, le radio “libere”, hanno dovuto sottostare a un processo di “aziendalizzazione”. Non più radio per hobby, dunque, ma veri e propri soggetti giuridici, con obblighi legali e fiscali come le altre imprese. Per legge, le radio locali devono avere almeno due dipendenti, uffici in regola con la normativa sulla sicurezza, tutti gli speaker devono avere l’agibilità, i contributi pagati, avere tutti i supporti audio in originale, pagare la SIAE e tutte le tasse che normalmente strozzano anche le imprese. Con la differenza che le Radio non sono come tutte le altre imprese.
Le Radio spendono molto per creare un prodotto che la gran parte di chi lo utilizza non pagherà. In termini economici parliamo di “esternalità”. I costi possono essere coperti solo attraverso donazioni volontarie, sempre rare o inesistenti, contributi pubblici, pubblicità istituzionale e, il modo più ovvio, attingendo dal mercato pubblicitario.
In Sardegna la legge sull’editoria ha subito un forte attacco dalla giunta Soru nel tentativo di organizzare il settore secondo criteri di efficienza. Nonostante ciò, ancor oggi la pubblicità istituzionale della Regione e suoi enti, ma anche quella delle Provincie e dei Comuni, viene assegnata in base a criteri poco trasparenti e spesso in base a conoscenze dirette e simpatie personali.
Il mercato della pubblicità locale, invece, è stato ucciso dalla mancanza di figure professionali che non avendo argomentazioni, finivano per attuare solo politiche di prezzo, praticando sconti fortissimi pur di avere un contratto. Spesso ciò è stato reso possibile da chi aveva le spalle più coperte, ma anche da tanti improvvisati del mestiere. Come può vivere una Radio che vende uno slot a 2€ o perfino a 50 centesimi? Quanta pubblicità serve per coprire i costi degli uffici, degli impianti di trasmissione, delle apparecchiature, della corrente, del personale, delle tasse?
Tutto questo, io credo, ha fatto sì che la pubblicità radiofonica fosse svilita anche nell’immaginario collettivo.
Va anche detto che in Sardegna oltre ad un esiguo bacino di utenza, c’è una forte frammentazione e le Radio sono ancora una cinquantina e di queste alcune sono poco più che Radio condominiali e gran parte sono Radio di quartiere, di paese, o al massimo cittadine. Ma tutto questo non si sa. O meglio, non si vuole sapere, e non si vuole far sapere. Perché è facile dichiararsi Radio Regionali o Radio Provinciali, ma di fatto, chi controlla? E chi ha interesse a saperlo? Nessuno, o quasi.
Invece gli strumenti per le misurazioni del segnale e del bacino di utenza e gli strumenti di indagine statistica ci sarebbero. Ho provato a proporre anni fa uno studio al Corerat, ora Corecom, ma è stato inutile. Si è sempre preferito affidare studi improbabili e superficiali all’Università.
Chi dirige quell’ente sono giornalisti o politicanti che di radio non sanno nulla e non vogliono sapere.
Chi ha osato aderire alle indagini di mercato di Audiradio prima ed Eurisko poi, ha dovuto constatare sia gli altissimi costi ma soprattutto i forti limiti, per dir poco, di un sistema di indagine statistica obsoleto e impreciso che sembrerebbe quasi una presa in giro se non fosse per il carattere vessatorio.
Io penso che gran parte delle Radio in Sardegna abbia il fiato corto. Non credo che si possa dare la colpa agli editori, perché avere una Radio vuol dire avere un pozzo mangiasoldi senza fondo.
Da anni penso, forse ingenuamente, che solo una forte azione da parte della politica e un dialogo fra i concessionari possa portare a qualcosa di buono, ma la rivalità e alta e ciascuno cura il proprio orticello.
Sono anche convinta che l’eccessiva frammentazione di nano e micro Radio non serva a nulla e nessuno e non potrà durare e l’agonia delle emittenti radiofoniche locali sarà destinata a durare a lungo.
Stefania!

Inviato il :1/6/2013 20:04


Re: Radio Press in crisi
#68
Studente
Studente


egr. Sig.ra/ina a parte le idee poco chiare di esporre,mi viene da pensare "lanci la pietra e nascondi la mano?".Prima di trascrivere certe affermazioni non sarà il caso di rivedere nel proprio orto se realmente sono cosi le cose.

SMETTIAMOLA DI FARE LA BRUTTA COPIA DI UNA RADIO NAZIONALE. LA RADIO SI FA CON IDEE PROPRIE

Inviato il :2/6/2013 10:07


Re: Radio Press in crisi
#69
Guru
Guru


Citazione:

Maurizio
...Chi ha osato aderire alle indagini di mercato di Audiradio prima ed Eurisko poi, ha dovuto constatare sia gli altissimi costi ma soprattutto i forti limiti, per dir poco, di un sistema di indagine statistica obsoleto e impreciso che sembrerebbe quasi una presa in giro se non fosse per il carattere vessatorio....

Stefania!


sapendo come funziona perchè iscriversi? " è stata una prescrizione del medico di famiglia"

Inviato il :2/6/2013 12:24


Re: Radio Press in crisi
#70
Nobel
Nobel


93.500 in portante muta dal pomeriggio di oggi.
Forse il piratone fa la nanna????? :) :)

Inviato il :2/6/2013 18:06


Re: Radio Press in crisi
#71
Nobel
Nobel


Citazione:

Maurizio ha scritto:
Radio Press è fallita. È solo l’ennesima Radio locale, l’ultima di una lunga lista, che ha dovuto chiudere i battenti. Non che mi piacesse particolarmente, e sorvolo sui motivi, ma sicuramente ha avuto il grande merito di fare informazione locale, dare voce a tante realtà che faticano a trovare spazi nei vari organi di stampa, coinvolgere tante persone, e fare formazione.
Radio Press ha avuto un certo successo in città, soprattutto in certi ambienti, eppure non ce l’ha fatta. Perché?
Proverò a spiegare un paio di cose che forse in pochi conoscono.
Un tempo era facile fare radio, sia sul piano tecnico che su quello fiscale. Bastavano un po’ di dischi da casa e dagli amici e qualche matto che si mettesse a dire quattro scemenze dietro a un microfono, fare scherzi telefonici, o prendere dediche e richieste musicali e la radio era fatta. Poi tutto è cambiato. Dall’assegnazione delle frequenze in poi, senza entrare nei particolari, le radio “libere”, hanno dovuto sottostare a un processo di “aziendalizzazione”. Non più radio per hobby, dunque, ma veri e propri soggetti giuridici, con obblighi legali e fiscali come le altre imprese. Per legge, le radio locali devono avere almeno due dipendenti, uffici in regola con la normativa sulla sicurezza, tutti gli speaker devono avere l’agibilità, i contributi pagati, avere tutti i supporti audio in originale, pagare la SIAE e tutte le tasse che normalmente strozzano anche le imprese. Con la differenza che le Radio non sono come tutte le altre imprese.
Le Radio spendono molto per creare un prodotto che la gran parte di chi lo utilizza non pagherà. In termini economici parliamo di “esternalità”. I costi possono essere coperti solo attraverso donazioni volontarie, sempre rare o inesistenti, contributi pubblici, pubblicità istituzionale e, il modo più ovvio, attingendo dal mercato pubblicitario.
In Sardegna la legge sull’editoria ha subito un forte attacco dalla giunta Soru nel tentativo di organizzare il settore secondo criteri di efficienza. Nonostante ciò, ancor oggi la pubblicità istituzionale della Regione e suoi enti, ma anche quella delle Provincie e dei Comuni, viene assegnata in base a criteri poco trasparenti e spesso in base a conoscenze dirette e simpatie personali.
Il mercato della pubblicità locale, invece, è stato ucciso dalla mancanza di figure professionali che non avendo argomentazioni, finivano per attuare solo politiche di prezzo, praticando sconti fortissimi pur di avere un contratto. Spesso ciò è stato reso possibile da chi aveva le spalle più coperte, ma anche da tanti improvvisati del mestiere. Come può vivere una Radio che vende uno slot a 2€ o perfino a 50 centesimi? Quanta pubblicità serve per coprire i costi degli uffici, degli impianti di trasmissione, delle apparecchiature, della corrente, del personale, delle tasse?
Tutto questo, io credo, ha fatto sì che la pubblicità radiofonica fosse svilita anche nell’immaginario collettivo.
Va anche detto che in Sardegna oltre ad un esiguo bacino di utenza, c’è una forte frammentazione e le Radio sono ancora una cinquantina e di queste alcune sono poco più che Radio condominiali e gran parte sono Radio di quartiere, di paese, o al massimo cittadine. Ma tutto questo non si sa. O meglio, non si vuole sapere, e non si vuole far sapere. Perché è facile dichiararsi Radio Regionali o Radio Provinciali, ma di fatto, chi controlla? E chi ha interesse a saperlo? Nessuno, o quasi.
Invece gli strumenti per le misurazioni del segnale e del bacino di utenza e gli strumenti di indagine statistica ci sarebbero. Ho provato a proporre anni fa uno studio al Corerat, ora Corecom, ma è stato inutile. Si è sempre preferito affidare studi improbabili e superficiali all’Università.
Chi dirige quell’ente sono giornalisti o politicanti che di radio non sanno nulla e non vogliono sapere.
Chi ha osato aderire alle indagini di mercato di Audiradio prima ed Eurisko poi, ha dovuto constatare sia gli altissimi costi ma soprattutto i forti limiti, per dir poco, di un sistema di indagine statistica obsoleto e impreciso che sembrerebbe quasi una presa in giro se non fosse per il carattere vessatorio.
Io penso che gran parte delle Radio in Sardegna abbia il fiato corto. Non credo che si possa dare la colpa agli editori, perché avere una Radio vuol dire avere un pozzo mangiasoldi senza fondo.
Da anni penso, forse ingenuamente, che solo una forte azione da parte della politica e un dialogo fra i concessionari possa portare a qualcosa di buono, ma la rivalità e alta e ciascuno cura il proprio orticello.
Sono anche convinta che l’eccessiva frammentazione di nano e micro Radio non serva a nulla e nessuno e non potrà durare e l’agonia delle emittenti radiofoniche locali sarà destinata a durare a lungo.
Stefania!

Io concordo in pieno,e apprezzo il coraggio di chi scrive un post così lungo che qualcuno magari non ha avuto voglia di leggere fino in fondo...Perciò lo rilancio.

Inviato il :2/6/2013 18:35


Re: Radio Press in crisi
#72
Nobel
Nobel


Non si poteva scrivere niente di più chiaro e tristemente veritiero...

Inviato il :3/6/2013 23:24


Re: Radio Press in crisi
#73
Nobel
Nobel


io mi domando una cosuccia: anzi due: ma chi sta usando la 93.5 lo puo fare?? ha una concessione o autorizzazione magari provvisoria a trasmettere??

il dubbio mi viene spontaneo vista l'assenza di jingles e la contemporanea presenza della solita "cassettina" registrata, senza che vi sia un minimo cambio di brani...

Inviato il :4/6/2013 8:20


Re: Radio Press in crisi
#74
Nobel
Nobel


1) le "consessioni provvisorie" in Italia NON ESISTONO!!!
2) chi ha una concessione ha dei precisi obblighi sulla programmazione, in primis trasmettere in modo da poter essere identificabile (jingles o station id e pi code nell'RDS)
3) essendo fallita la Deltamedia srl (titolare della concessione con annessa frequenza dei 93.5), NESSUNO potrebbe usare tale frequenza, che dovrebbe essere rimessa in gioco attraverso un asta tra concessionari, tornando prima in mano al Ministero...

A voi le conclusioni...

Inviato il :5/6/2013 13:07


Re: Radio Press in crisi
#75
Nobel
Nobel


chi sta trasmettendo ABUSIVAMENTE, sui 93.5, DEVE SPEGNERE IMMEDIATTAMENTE le apparecchiature di trasmissione, e lasciare IN PORTANTE MUTA (come era prima)il tramsettiotre. è quindi MEGLIO che sia il ministero ad occuparsi di quella frequenza, con un'asta tra chi ha la concessione.


Inviato il :5/6/2013 14:58


Re: Radio Press in crisi
#76
Nobel
Nobel


Ma è vero che ora sui 93.5 è pure riapparsa stereofonia ed RDS R. PRESS??? :O

Inviato il :16/6/2013 16:46


Re: Radio Press in crisi
#77
Nobel
Nobel


Confermo ID RDS con scritto R.PRESS

Inviato il :16/6/2013 18:29


Re: Radio Press in crisi
#78
Studente
Studente


Attenzione,è fallita la societa che gestiva l'emittente,non è detto che la concessione l'abbia rilevata qualcun'altro,prima..

Inviato il :16/6/2013 22:59


Re: Radio Press in crisi
#79
Nobel
Nobel


come ho scritto in un altro post, le trasmissioni di questa emittente, sono "iniziate" lo scorso 24 maggio, forse hanno rilevato la fx in tempo, prima che fosse dichiarata fallita la deltamedia.. staremo a sentire che accade.

rammento altresi, che 10 gg fa, sempre sulla fx 93.5, ho ascoltato una programmazione simile a quella di radio iglesias, con tanto di classifiche, notizie, meteo etcc. il tutto senza jingle ne alcuna denominazione.
tale programmazione, è stata sostituita dalla solita "cassettina2 il giorno dopo. mahhhhhhh

Inviato il :17/6/2013 8:27